L’uscita infelice del consigliere comunale del movimento Megafono Giuseppe Scuderi dimostra come, piuttosto che pensare ad unire le forze per concretizzare grandi obiettivi, c’è chi pensa ancora alla politica di piccolo cabotaggio. Ecco, è questo modo di intendere le cose che occorre cambiare e in fretta. Perché altrimenti non andremo da nessuna parte”. Lo dice il capogruppo di Ncd-Sviluppo Ibleo al consiglio comunale di Vittoria, Andrea La Rosa, stigmatizzando le critiche del collega dopo che lo stesso La Rosa aveva annunciato che avrebbe avviato, a nome del proprio partito, una battaglia per fare in modo che in città potessero essere destinate delle ambulanze medicalizzate. “Nonostante avessi precisato che sull’argomento non si sarebbero dovute misurare contrapposizioni di ordine politico, ecco che Scuderi, forse per guadagnarsi il suo minuto di gloria considerato che in aula non gli sentiamo profferire parola – aggiunge La Rosa – non ha avuto nient’altro di meglio da fare se non criticare l’operato del sottoscritto per una presa di posizione tardiva sulla questione, rivendicando il fatto di avere avviato lui per primo una battaglia sull’ambulanza medicalizzata. E’ politica non solo infantile ma anche poco conducente rispetto all’obiettivo che ci siamo posti. Scuderi dimostra, ancora una volta, di essere poco attento. Perché, altrimenti, si sarebbe dovuto chiedere come mai il presidente Crocetta, che fino a prova contraria è il leader di Megafono, il partito di Scuderi, non si sia dato da fare, visto che è il governatore di Sicilia e ha competenze, dunque, anche in materia di sanità, per dotare la città di un’ambulanza medicalizzata. Evidentemente, lo ribadisco anche in questa occasione, la cittadinanza onoraria che il nostro Comune ha attributo a Crocetta è del tutto immeritata. Dallo stesso non è arrivato alcun segnale positivo. Altro che riconoscimento onorario. Il sindaco farebbe bene a revocarlo. E Scuderi dovrebbe prendere atto di tutto ciò piuttosto che criticare il sottoscritto che, piuttosto, ha manifestato la propria disponibilità ad intestarsi una battaglia comune per il bene della nostra città. Ma questo particolare da Scuderi, troppo preso dalla sindrome di pierinismo, è forse stato trascurato”.