L’Ascom di Ragusa ha ospitato un confronto tra alcuni dei candidati alle prossime elezioni all’Ars.
Nello Dipasquale e Sebastiano Gurrieri (entrambi inseriti nella “Lista Crocetta presidente”) si sono confrontati con i commercianti, oltre ai componenti del direttivo e i vertici dei sindacati di categoria.
“Voglio precisare – spiega in apertura d’incontro il presidente dell’Ascom di Ragusa, Cesare Sorbo – che la richiesta di potere illustrare i propri programmi è arrivata dai candidati presenti. Per questo motivo abbiamo messo a disposizione la nostra sede. L’incontro con Giuseppe Calabrese (del Pd) verrà fatto in un secondo momento per volontà dello stesso candidato che ha preferito essere sentito da solo”.
Non hanno fatto molti giri di parole sia Dipasquale che Gurrieri sulla drammatica situazione degli enti locali siciliani.
“La mancanza di meccanismi compensazione all’interno del patto di stabilità porterà nel giro di pochi mesi tutti i comuni in default – afferma Dipasquale – e appena mi sono reso conto che la situazione stava degenerando ho preso la decisione di candidarmi. Le gravissime condizioni di crisi sono il frutto dell’incapacità politica e del totale disimpegno dei deputati regionali finora eletti. Molti ancora pensano che il momento sia brutto ma – continua – la situazione é peggiore di quello che si può percepire”.
“Gli scandali sulle consulenze esterne, le denunce da parte di qualche assessore dimissionario, sono la testimonianza – aggiunge Gurrieri – che mai come con il governo Lombardo la regiona Sicilia sia stata portata allo sbando. Questa la molla che ha mi ha fatto riscendere in campo. Occorre ridare una voce alla provincia di Ragusa, in questi anni rappresentata da personalità incapaci di sostenere vere battaglie. Lo scandalo del commissariamento della provincia ne è un esempio. Abbiamo delle priorità da difendere, la legge su Ibla, i precari del centro tumori Ragusa, e molte altre. C’è bisogno quindi di gente che sappia dimostrare il vero modo di fare politica”.
Molte le domande circa il mondo produttivo ibleo e le reali manovre da poter sostenere una volta eletti.
Lascia poco spazio agli entusiasmi Dipasquale:
“Sta crollando l’intero sistema. Sono a rischio gli stipendi dei dipendenti, i servizi sociali, la sanità. Non esiste un settore che funziona. La prima mossa da fare sarà rimettere in sicurezza gli equilibri con un patto di stabilità coerente con l’economia siciliana. I tagli agli sprechi sono la minima cosa. Ridurre le indennità, azzerare spese per missioni, auto, rimborsi, non sono riforme ma passi scontati. Per questo vi chiedo di votare per persone nuove, competenti e che hanno dimostrato di voler rompere con il passato. La scelta dei parlamentari é fondamentale – conclude Dipasquale – occorrono uomini liberi, capaci, determinati, preparati. Si tratta del futuro della nostra terra.