L’Asd Città di Ragusa gioca domenica sul campo del Biancavilla. Raciti: “Avversari temibili”

“Sarà la partita più difficile che abbiamo sostenuto finora. Affronteremo una delle grandi del girone che, non a caso, domenica scorsa ha regolato il Sant’Agata rifilando ben tre reti. E non potremo permetterci distrazioni. Se, fino ad oggi, ci siamo ben comportati, in questo appuntamento che giocheremo in trasferta dovremo cercare, come si dice, di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Non basterà quello che abbiamo dimostrato di sapere fare. Ci vorrà davvero molto di più”. Parola di Filippo Raciti, allenatore del Città di Ragusa, nel presentare il prossimo avversario degli azzurri, quel Biancavilla che, non a caso, si trova al secondo posto in classifica nel campionato di Eccellenza, girone B, con sette punti in saccoccia. “I miei ragazzi, nel corso della settimana – sottolinea Raciti – si sono allenati con grande attenzione, consapevoli della difficoltà dell’impegno che ci attende. Ho messo tutti sul chi vive perché non possiamo fare finta di niente sapendo che dall’altra parte ci sarà una vera e propria corazzata. Dobbiamo impostare la gara sapendo che l’approccio mentale è fondamentale, continuando a fare quello che abbiamo fatto finora, con grande determinazione sin dalle battute iniziali del match. Se il Biancavilla, in quelle fasi, dovesse prendere il sopravvento, sarebbe davvero difficile”. Raciti ha avuto modo di recuperare anche Zangara, reduce da un infortunio, in tempi record. In questo senso, fondamentale l’apporto arrivato dall’Ht Clinic di Simone Cocchiara che ha permesso al giocatore di tornare a calcare il campo da gioco in men che non si dica. Ieri pomeriggio, poi, si è tenuta una partita d’allenamento con il Pro Ragusa conclusasi con il risultato di 7-1 per gli azzurri. “Questo Ragusa, a ogni modo – continua l’allenatore Raciti – sta dimostrando di avere fame di risultati e continua a giocare con estrema attenzione. Sì, è vero, ci mancano almeno i due punti che avremmo meritato di ottenere in trasferta contro l’Avola. Ma piangere sul latte versato non serve a nessuno. Lo dico sempre ai miei ragazzi. Siamo costantemente concentrati sulla prossima partita perché siamo convinti che possiamo fare bene. E in questo senso dovremo cercare di muoverci con circospezione ma anche con piena consapevolezza delle nostre possibilità”. [image: Immagine incorporata 1]