A parte la legittima soddisfazione per il rifinanziamento da quattro milioni di euro della Legge su Ibla approvato nella notte all’Ars, una notizia, in realtà, ci ha davvero lasciati perplessi.
Pare infatti che qualcuno dei parlamentari regionali, stanotte, non abbia certo brillato per il suo attivismo, bensì, se di luce trattasi, per la sua assenza.
Ed è il parlamentare regionale di Megafono, Nello Dipasquale.
Francamente, ignoriamo i motivi di questa assenza. Però, siamo confusi. Ma come? Appena due settimane fa, dopo l’appello lanciato dal sindaco Federico Piccitto per il rifinanziamento, proprio Dipasquale aveva replicato sdegnato: “non abbiamo bisogno del suo appello per sapere che occorre lavorare al rifinanziamento della norma. Anche se, dopo il taglio di parte dei fondi, siamo seriamente preoccupati”.
Così si esprime una seria preoccupazione? Non partecipando all’atto più importante, la votazione? Bene, se questa è la linea da seguire, quelli preoccupati, d’ora in avanti, saremo noi. Se fosse vero che il modo migliore è questo, poi, sarebbe doveroso comunicarlo immediatamente ai nostri amministratori, il sindaco e la sua giunta, che passano intere giornate al Comune per offrire un servizio sempre migliore alla collettività.
Dobbiamo comunicare subito, a tutti loro, che invece è meglio, specie quando si tratta di temi seri, giocare a nascondino. Ma sappiamo che non ci ascolterebbero, proprio come quel capogruppo grillino all’Ars, che Dipasquale, appena due settimane fa, aveva indicato, in maniera sprezzante, come “deputato di un’altra provincia”.
Quel Giancarlo Cancelleri che non solo ha presentato come primo firmatario l’emendamento per rifinanziare la legge su Ibla, ma è stato pure presente, guarda un pò il caso, nel momento più importante: la votazione.
Ci associamo quindi anche noi al plauso del sindaco Piccitto nei confronti della deputazione regionale iblea che ha sostenuto e votato il rifinanziamento della legge su Ibla. Quella che era presente, è ovvio. La nostra città ha bisogno di politici che, al di la dello schieramento, si occupino della cosa pubblica. Dipasquale in questa vicenda ha solo dimostrato faziosità, al punto tale che per fare un torto a chi è stato eletto per governare la città, mortifica, alla fine, l’intera Ragusa.