L’ASSESSORE BARONE NON VUOL VEDERE LA REALTA’ DELLA CONSULTA GIOVANILE

La risposta dell’assessore Francesco Barone non è pertinente rispetto a quanto sottolineato nella nota diffusa precedentemente dal sottoscritto e da Vito La Terra di Italia dei Valori. Con quella si erano voluti delineare i forti limiti della Consulta, soprattutto di quella insediata quest’anno; eppure Barone parla di “ordini di scuderia”, di “strumentalizzazioni politiche”, e di ritardo nel comunicato. Se ci si “lamenta solo adesso”, è perché finora si sono cercati altri mezzi per risolvere la questione (e lui lo sa, in quanto lui stesso nomina il nostro incontro di 20 giorni fa), dimostratisi però inefficaci! L’assessore sembra cadere dalle nuvole quando invece si parla dei problemi di funzionamento della Consulta, che tuttavia risultano dalle sue stesse parole: la Consulta quest’anno è stata insediata il 10 giugno, e la seconda riunione ancora non si è nemmeno tenuta. Ditemi voi se la partita della Nazionale (per quanto in tutti batta un cuore azzurro) sia un motivo valido per non adempiere ai propri compiti istituzionali. L’assessore poi omette di dire che alla riunione di insediamento erano presenti solo sei ragazzi. E questo con un forte vizio procedurale, visto che non si è nemmeno raggiunto il quorum costitutivo. Di questi sei, due eravamo io e Vito La Terra, e certamente non abbiamo fatto richiesta di nessun rinvio della riunione, stabilita (durante la prima riunione stessa) per il 24 giugno. Per cui, chi sarebbero questi “numerosi ragazzi” che hanno richiesto di rinviare? Gli assenti?! E poi c’è da chiedersi che tipo di apporto potrebbero dare questi ragazzi che mettono la partita della Nazionale davanti ad una riunione di un organo istituzionale! Anche per questo, nella nota precedente, si parlava di una sensibilizzazione da parte dei partiti, sia di destra che di sinistra, e delle associazioni, dei rispettivi rappresentanti nella Consulta! L’assessore sa bene cosa si intende con “mancata attivazione dell’organo consultivo giovanile”, in quanto lui stesso ha ammesso che finora, il 30 giugno, c’è stata una sola riunione della Consulta (con le modalità sopra indicate). E invece da regolamento la riunione della Consulta dovrebbe avvenire almeno mensilmente. Ed a proposito del regolamento, l’assessore si è reso artefice di una grave inerzia: il regolamento attuale non permette alla Consulta di potere lavorare efficacemente. La Consulta stessa l’anno passato aveva approvato una modifica del regolamento, avendo anche la totale disponibilità della Prima Commissione consiliare. Però la modifica da allora è caduta nel vuoto, in attesa che l’assessore adempia alle procedure del caso. La nota da noi diffusa è stato uno strumento diretto ad una maggiore sensibilizzazione, da parte di tutti (anche da parte dello stesso assessore), nei confronti dell’organo consultivo giovanile, che ormai è caduto nell’oblio e nel disinteresse. Anche l’Amministrazione ha forti colpe, dovendo ancora sostituire il funzionario responsabile. L’interesse è solo quello di cercare di fare funzionare un importante organo istituzionale, che alle condizioni attuali non riesce ad esprimersi. E la nota proveniva sia da un partito di centro-destra, che da uno di centro-sinistra. Ditemi voi se questa è una “strumentalizzazione politica”!