L’ASSESSORE SANFILIPPO REPLICA A MDA

In merito alla presunta assenza dell’Amministrazione comunale comisana sui temi dell’agricoltura lamentata dal Movimento dei Diritti degli Agricoltori, l’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive Sandra Sanfilippo precisa quanto segue:

“L’Amministrazione comunale ha sempre mostrato attenzione nei confronti del mondo agricolo e delle problematiche ad esso connesse.

L’assenza lamentata dal movimento MDA può essere riferita solamente alla riunione del 18 dicembre scorso, alla quale né io né il sindaco abbiamo preso parte a causa di impegni istituzionali concomitanti.

L’attività di un’amministrazione rispetto a tematiche così importanti non può però essere valutata sulla base della  mancata presenza ad una riunione, per quanto questa potesse essere importante.

L’amministrazione, infatti, ha avviato un dialogo costante con l’assessorato regionale, partecipando a numerosi tavoli di discussione, non ultimo quello che si è tenuto presso l’ispettorato agricolo giovedì 8 gennaio, in presenza dell’assessore regionale Nino Caleca.

Sono state condotte numerose iniziative di informazione e divulgazione sui temi legati all’agricoltura in collaborazione con l’UOS di Comiso, si è avviato un importante progetto di valorizzazione delle tipicità e delle eccellenze locali attraverso l’adesione al Born in Sicily e attraverso l’attività preparatoria all’EXPO 2015, condotta in collaborazione con gli altri Comuni del comprensorio Ibleo”.

“Ricordo, infine, la regolamentazione e la valorizzazione del mercatino dei produttori – conclude l’assessore Sanfilippo -, in cui trovano spazio numerosi piccoli imprenditori locali e che rappresenta oggi uno dei mercatini più apprezzati e frequentati della provincia. Per non parlare dell’assistenza costante che viene fornita agli agricoltori dai nostri uffici. Invito, pertanto, gli esponenti di MDA a presentare proposte concrete e costruttive, che siano rappresentative delle esigenze del tessuto imprenditoriale agricolo e mi dichiaro disponibile al dialogo, purché da parte loro non si riduca ad una polemica sterile e alla protesta fine a se stessa, che non può giovare a nessuno se non a chi è soltanto alla ricerca di facile propaganda”.