Per motivi, che non è questa la sede per esaminare, gli EE LL nel nostro Paese,quanto a risorse economiche, sono quasi tutti in ginocchio. D’altro canto da qualche decennio assistiamo ad un fenomeno che si sta verificando in tutto il mondo e che riteniamo molto interessante esaminare; intendiamo riferirci all’iniziativa privata che è sempre più presente nella realtà sociale di tutti i Paesi del mondo. Nei decenni scorsi la società civile sembrava vivere sotto la tutela del Pubblico. Anche nel nostro paese lo Stato e gli EE LL hanno svolto un ruolo quasi assistenziale della so cietà civile, oggi le cose sembrano essere cambiate anche nel bel Paese. Vorremmo dire la stessa cosa anche per il nostro territorio. In realtà il meridione italiano ha sempre sofferto di un complesso che potremmo definire di territorio colonizzato e lo ha indotto ad attribuire allo Stato la causa di tutti i propri guai. Non è nostro intento convalidare o smentire questo complesso, vogliamo solo sottolineare che in questo momento storico anche la nostra provincia, se vuole un reale decollo socio economico, deve adeguarsi a tutto quello che avviene in tutto il mondo, sviluppando al limite della sua potenzialità,l’iniziativa privata.Lo Stato e gli EE LL devono provvedere ai pubblici servizi. Questo è un punto dal quale non si può prescindere.Questi in primo luogo devono essere le comunicazioni, sia stradali,che ferroviarie, aerei e navali. In questi ultimi anni in materia è stato fatto più di quanto speravamo: l’aeroporto di Comiso e il porto turistico di Marina di Ragusa sono due traguardi abbastanza positivi. Altro traguardo che dobbiamo assolutamente raggiungere in tempi brevi è il collegamento autostradale con Catania; è appena il caso di sottolineare che la nostra provincia è l’unico territorio d’Italia e forse d’Europa a non essere collegato con la rete autostradale europea. La qualcosa, è appena il caso di ripeterlo, aggrava la sua emarginazione originata dalla posizione geografica. Non meno importante il collegamento autostradale con Siracusa. Questo, oltre il suo peso commerciale, ne ha uno turistico altrettanto importante. Non dobbiamo dimenticare che le due aree, quella iblea e quella aretusea si trovano nell’estremo sud del continente europeo che dista diverse migliaia di chilometri dai territori del centro e nord Europa.Anche per raggiungerli da altri continenti occorrono diverse ore di volo. Il turista quindi per essere indotto a questi spostamenti deve avere un interesse adeguato. E’ certo che il solo territorio ibleo o quello aretuseo singolarmente difficilmente potranno costituire questo interesse; insieme invece la risposta potrebbe esere positiva. Oggi i due territori sono due entità diverse: i collegamenti ferroviari per dignità dobbiamo dire inesistenti, per il collegamento stradale ocorrono cento minuti per percorrere una strada molto pericolosa e faticosa con innumerevoli attraversamenti urbani. Alla luce di queste considerazioni detta autostrada è essenziale per il decollo turistico di queste due aree e vorremmo quindi proporre agli amministratori locali delle due province e al presidente del consorzio turistico di condurre insieme una battaglia che riteniamo fondamentale per il turismo delle due aree