“Lavorare in Formula 1, il sogno della mia infanzia”. Intervista a Diego Mandolfo, modicano, digital manager della scuderia AlphaTauri, trionfatrice nell’ultimo Gp di Monza con Pierre Gasly. FOTO

Passione, sacrificio e competenze sono il triangolo scaleno per il raggiungimento dell’obiettivo professionale. Ne sa qualcosa Diego Mandolfo, nato e vissuto a Modica nei primi trent’anni, digital manager di AlphaTauri, la scuderia di Formula 1 con base a Faenza che, domenica scorsa, è salita sul podio più alto nel Gran Premio d’Italia.

Sono trascorsi sei giorni dalla straordinaria gara di Monza e siamo alla vigilia dell’inedito GP del Mugello. Come state vivendo questi momenti?

“Abbiamo trovato il modo di celebrare la straordinaria vittoria di Pierre Gasly nel mitico circuito, dove tutti i piloti vogliono primeggiare almeno una volta nella carriera.  Un successo che mancava dal 2008, quando la scuderia si chiamava Toro Rosso (denominazione mantenuta fino alla scorsa stagione, ndr). Appena il tempo di festeggiare e domani la nuova gara al Mugello. È una stagione intensa, molto diversa dalle altre, con un calendario fitto che costringe le dieci scuderie a condensare le forze nelle gare rimaste in calendario.”

Fino a domenica scorsa, molti erano convinti che l’unica scuderia italiana in F1 fosse la Ferrari. Invece ci siete anche voi, un derby tra Romagna ed Emilia…

“Sì, è così. La nostra base è a Faenza, a circa 100 km da Maranello. La proprietà è di Red Bull, ma è qui che viene sviluppato per esempio il telaio, come da regolamento. AlphaTauri è indipendente dalla casa madre, vi lavorano circa 600 persone”

Quando sei approdato qui?

“Sto vivendo la mia settima stagione nel team. Sembra passato molto più tempo, perché la tecnologia applicata in Formula 1 nel frattempo è cresciuta di molto. Così come la scuderia, che sta facendo dei passi importanti. L’anno scorso siamo saliti per due volte sul podio e per noi, che siamo di fascia a metà griglia e con budget non certamente paragonabili ad altri team, sono motivo di grandi soddisfazioni.”

Sei digital manager di AlphaTauri. In cosa consiste il tuo lavoro?

“Coordino le attività di comunicazione della scuderia su internet, dal nostro sito fino ai social. Dopo la tv, il digitale è la piattaforma con cui raggiungiamo pubblico e tifosi.”

Immagino che l’inglese sia la prima competenza da detenere per lavorare lì…

“Sì, tra tutti i dipendenti del team sono rappresentate circa 26 nazionalità diverse, e anche in Comunicazione e Marketing, dove lavoro io, andiamo dall’Italia al Giappone, dagli USA all’Australia, dal Regno Unito all’Austria: quindi fra noi comunichiamo costantemente in inglese. Poi servono competenza, passione, sacrificio. Senza queste, non si va da nessuna parte. Da solo, il talento non basta.”

Dal tuo debutto giornalistico a Video Mediterraneo ad oggi, qual è stato il tuo percorso professionale?

“A Video Mediterraneo ho lavorato per circa sette anni, dopo avere conseguito la laurea in Scienze della comunicazione a Torino, con master in giornalismo sportivo. Come tutte le emittenti locali, VM è stata una palestra. Ho iniziato con le telecronache delle partite di calcio, poi mi sono occupato anche di politica. Ho svolto il ruolo di consigliere comunale a Modica per cinque anni. Dopo ho deciso di andare altrove per cercare di crescere professionalmente. Dopo l’occupazione in un’agenzia di pubblicità e marketing a Milano, ho lavorato per Yamaha e Volkswagen, in cui ho plasmato le competenze digitali. Un’attività che non è rimasta inosservata, perché dopo è arrivata la chiamata di Toro Rosso. Tutte le esperienze compiute, alla fine, tornano utili.”

Quindi, la tua per auto e moto è una passione duratura…

“Sin da giovanissimo sono stato uno strenuo lettore delle riviste di settore, circostanza che mi ha permesso di essere sempre aggiornato sul progresso tecnologico applicato allo sport. Avevo il sogno di poterne scrivere, un giorno. Adesso quel sogno si avvera da sette anni.”

Qual è l’obiettivo di AlphaTauri?

“Red Bull possiede ben due team di Formula 1: Red Bull Racing, che ha sede in Inghilterra ma che ufficialmente è un team austriaco (quando vincono infatti suona l’inno austriaco), e Scuderia AlphaTauri, italiano appunto (e infatti abbiamo sentito il nostro inno, a Monza). Da qui, e ancora prima da Toro Rosso, sono passati campioni come Sebastian Vettel, Carlos Sainz, Max Verstappen. AlphaTauri è anche una marca di abbigliamento, nata nel 2016, sempre di proprietà Red Bull, che abbina la moda alla tecnologia avanzata.”

 

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