LE BARRIERE ALLO “SVAGO”

Ieri sera avrei voluto vedere un film al cinema, così, poiché a Vittoria non era in programmazione, mi sono recato al Cineplex di Ragusa nella speranza che fosse accessibile, e di fatto accessibile lo è; purtroppo però in nessuna delle nove sale sono previste delle postazioni per sedie a rotelle, tanto che l’accessibilità dell’intera struttura risulta nulla. Identico è il caso della sala due del cinema Golden di Vittoria, dove nonostante sia possibile accedervi in carrozzina, la mancanza di appositi spazi costringerebbe i disabili a posizionarsi davanti alla prima fila, dove è praticamente impossibile vedere il film.

Fallito il programma del cinema decido allora di andare a Marina di Ragusa, che negli ultimi anni è diventata davvero una deliziosa località balneare. Qui, passeggiando (anche se sarebbe più corretto scrivere scorrendo) per il lungomare vecchio, ho avuto modo di notare che la quasi totalità dei locali non permette l’accesso a noi carrozzati. Certo, in estate il problema lo si avverte meno perché lo si può eludere approfittando, quando e dov’è possibile, dei tavolini posti all’esterno. Però ciò non può far dimenticare la grave mancanza che escluderebbe Marina dal novero  delle città di villeggiatura completamente accessibili, che per questo meriterebbero il bollino “turismo accessibile”. 

Alla fine la serata si è conclusa per me in maniera piacevole, ma questo, più che altro,  è merito delle persone con cui mi trovavo e della benevolenza del clima. Nelle prossime settimane, approfittando della stagione estiva, andrò in giro per alcune delle località della Sicilia, spesso patrimonio mondiale dell’umanità, che ancora non conosco. Ovviamente spero di avere una sorte migliore, ma comunque non mancherò di rilevare l’eventuale inaccessibilità dei luoghi, perché penso che sia molto importante la fruizione di questi da parte dei disabili, i quali non avendo molte altre  alternative per svagarsi per di più vengono estromessi da numerosi incantevoli circuiti turistici.