Le collanine piacciono, i calici no. Ladri nel santuario Madonna della Salute a Vittoria

Ladri in azione nel santuario Madonna della Salute a Vittoria. I ladri sono entrati in azione nella notte tra domenica e lunedì ai danni dell’edificio sacro situato lungo la strada provinciale che da Vittoria conduce in direzione di Acate.

I ladri hanno forzato il portone d’ingresso principale della chiesa, situato in cima a una piccola scalinata e sono riusciti a penetrare all’interno. Hanno preso di mira la cassaforte dove erano custoditi alcuni oggetti preziosi (catenine, braccialetti) donati come ex voto da alcuni fedeli. Nella cassaforte c’erano anche alcuni oggetti sacri: il calice, la pisside, una teca e le ampolline, tutti in argento, ma sono stati prelevati e lasciati a terra, sul pavimento. Prima di andar via i ladri hanno divelto anche l’impianto di videosorveglianza portandolo con se, probabilmente nel tentativo di evitare di essere identificati. L’impianto però non è collegato a una centrale. 

Il furto è stato scoperto lunedì mattina da un parrocchiano che si era recato nella chiesa e che ha avvertito il parroco, don Giovanni Cappello. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri. I rilievi sono stati eseguiti anche dalla Polizia. I ladri, nella fuga, hanno lasciato sul posto un piede di porco utilizzato per forzare il portone d’ingresso.

Il santuario Madonna della Salute è uno dei sette edifici di culto della diocesi di Ragusa individuati come luogo di pellegrinaggio e nei quali i fedeli possono conseguire l’indulgenza plenaria per il Giubileo diocesano in occasione del 75° anniversario di fondazione della Diocesi e del Giubileo ordinario indetto da Papa Francesco per il 2025.

Il parroco ha informato la comunità attraverso un messaggio sui social e ha lanciato un appello. “Non si tratta solo di un atto contro un edificio sacro – ha detto don Gianni Cappello – ma di un’offesa alla fede, alla dignità e al cuore pulsante della nostra città. Rivolgiamo un appello accorato al nostro sindaco: chiediamo attenzione, protezione e interventi concreti per garantire maggiore sicurezza non solo al nostro luogo di culto, ma all’intera comunità”.

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