“LE FOTO PIU’ BELLE DEI NOSTRI LETTORI”

Per la trentaseiesima uscita della rubrica “Le foto più belle dei nostri lettori” pubblichiamo lo scatto di Giusy Garozzo. La nostra lettrice con questa fotografia ci invita ad un momento di importante riflessione. Un cuore spezzato e trafitto con un albero bello e maestoso che sta alle sue spalle, che ben rappresenta lo scorrere della vita. Il monumento è situato di fronte l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico universitario di Palermo, che porta il nome “Policlinico Paolo Giaccone”. Ogni anno, ci spiega la nostra Giusy, qui si ricorda il Dott. Giaccone con una piccola cerimonia che si svolge davanti al monumento, nel giorno della sua morte, avvenuta in data 11-08-1982. Vi partecipano tutti primari dei vari reparti dell’ospedale, altri medici, il Rettore dell’università, studenti e medici specializzandi, magistrati, la figlia di Giaccone di nome Milly, anch’essa medico e vecchi amici del medico.

Paolo Giaccone era uno dei più grandi esperti di medicina legale. Divideva il suo impegno tra l’istituto di Medicina legale che dirigeva e le consulenze per il palazzo di giustizia. Aveva ricevuto l’incarico di esaminare un’impronta digitale lasciata dai killer che nel dicembre 1981 avevano scatenato una sparatoria tra le vie di Bagheria con quattro morti come risultato. L’impronta era di un killer della cosca di Corso dei Mille ed era l’unica prova che poteva incastrare gli assassini.

Il medico ricevette delle pressioni perché aggiustasse le conclusioni della perizia dattiloscopica. Giaccone rifiutò ad ogni invito e ogni minaccia e il killer fu condannato all’ergastolo. In seguito il pentito Vincenzo Sinagra rivelò i dettagli del delitto incolpando Salvatore Rotolo che venne condannato all’ergastolo al primo maxiprocesso a Cosa Nostra. Per le minacce a Paolo Giaccone fu arrestato un avvocato che al telefono lo avrebbe invitato a cambiare i risultati della perizia dattiloscopica.

Sull’esempio di altre iniziative antimafia scaturite spontaneamente dalla società civile e in particolare del Comitato Addiopizzo, nel 2011 nasce a Palermo il “Comitato dei Professionisti Liberi”. Le figure di Paolo Giaccone, di Sebastiano Bosio, di Giuseppe Montalbano vengono prese a modello per tutti i liberi professionisti, non solo dell’ordine medico, che di fronte all’opportunità di scendere a patti con la mafia oppongono un netto rifiuto. Il Comitato ha redatto uno Manifesto e invita i professionisti, siano essi liberi professionisti o dipendenti pubblici, a sottoscriverlo pubblicamente impegnandosi al rispetto di alcune norme etiche sul rispetto della legalità e sull’intransigenza nei confronti di lusinghe o pressioni da parte della criminalità organizzata. (http://www.professionistiliberi.org)

Ringraziamo Giusy Garozzo per il suo contributo alla nostra rubrica e vi ricordiamo che tutti voi potete inviarci le vostre foto all’indirizzo e-mail info@ragusaoggi.it .