“LE FOTO PIU’ BELLE DEI NOSTRI LETTORI”

Sessantatreesima uscita della rubrica “Le foto più belle dei nostri lettori”. Come augurarvi una buona Pasqua, se non con la foto di Salvo Bracchitta che immortala U gioia di Scicli. La Domenica di Pasqua si svolge la manifestazione massima che viene chiamata “dell’Uomo Vivo”. Inizia con una prima processione nella mattinata, detta del “Venerabile” (ossia del SS. Sacramento), che si origina nella chiesa di S. Maria La Nova e percorre alcune vie della città. Il sacerdote, sotto il baldacchino e con l’Ostensorio in mano, è preceduto dal tradizionale Stendardo che appartiene alla confraternita di S. Maria La Nova, una pesantissima asta con un enorme drappo in seta, che portarlo è privilegio e capacità di pochi. Dopo il giro di numerose vie, si ha il rientro della processione in chiesa, dove sarà riposto il SS. Sacramento, e prelevato il simulacro del “Gesù Risorto”.

Ha così inizio una seconda processione, la più bella di tutte le altre, non solo per l’immensa folla di fedeli che religiosamente segue il simulacro, ma anche per alcuni rituali collaterali che la caratterizzano: anzitutto la processione non segue un preciso o prestabilito percorso, in quanto le varianti – su sollecitazione degli stessi fedeli, o per iniziativa dei congregati – sono un’abitudine, e non si sa mai dove si deciderà di passare. Altro aspetto, che rasenta il fanatismo, è la venerazione che il popolo nutre per questo simulacro, una bellissima statua lignea dello scultore Benedetto Civiletti: al suo passaggio si perpetua la tradizione del crìscila, crìscila, che consiste nell’afferrare i bambini sotto le ascelle e sollevarli verso l’alto, quasi una offerta alla divinità, perché siano protetti nella crescita e nella vita futura.

Benché il corteo si sia originato nella chiesa di S. Maria La Nova, il simulacro dell'”Uomo Vivo” giungerà nella chiesa del Carmine – situata a poche centinaia di metri – dopo due, tre ore di processione accompagnato dall’ Inno di Busacca.

In quest’ultima chiesa il simulacro verrà fatto sostare per qualche ora, fino al pomeriggio, quando si formerà una nuova processione che porterà U gioia (altro nome, affettuoso ed amoroso nello stesso tempo, col quale viene chiamato Gesù risorto dai fedeli), e che, dopo lunghissime ore di corteo lungo le vie della città, rientrerà nella chiesa del Carmine. Ma si tratterà di una breve sosta di alcune ore. A tarda sera, un’ultima processione dell'”Uomo Vivo” si snoderà per la città fino a giungere definitivamente nella chiesa di S. Maria La Nova.

Un ringraziamento particolare al nostro lettore ed amico Salvo Bracchitta che ci ha accompagnato con i suoi scatti alla riscoperta di riti e tradizioni legate alla Pasqua nel nostro territorio e vi ricordo, inoltre, che tutti voi potete inviarci le vostre foto all’indirizzo e-mail info@ragusaoggi.it.