LE NOTE DI BEPPE GRILLO FANNO VIBRARE ANCHE LA PIAZZA DI RAGUSA

Arriva da Vittoria annunciato dal camper bardato con la bandiera siciliana, le cinque stelle e la maschera ghignante di Guy Fawkes.

La voce roca a causa dei tour de force siciliano riesce comunque a far vibrare la folla accorsa in piazza Libertà. 

Parla di progetti politici concreti ispirati alla new economy, al piano energetico alternativo, al lavoro, ai costi della politica, alla trasparenza degli atti amministrativi. Commenta la disastrosa situazione iblea, provincia senza infrastrutture, territorio devastato dalle estrazioni petrolifere che fanno la ricchezza altrove, amministratori che si oppongono al parco degli iblei. Ricette semplici, realtà in altri paesi del mondo.

Un saliscendi di toni che investe la cronaca politica siciliana, italiana, europea, globale. Storie ed intrecci che collegano i motivi della crisi con l’inefficenza della classe politica italiana, inadatta a governare e capace solo di svendere il paese.  

Riesce a scuotere le coscienze, ma l’energia di Grillo non si ferma. Parla molto più chiaro di quanto gli stessi simpatizzanti si aspettassero.

“Se votate per noi non vi promettiamo un lavoro, anzi. Vi costringiamo a lavorare insieme. Non vogliamo solo la vostra croce sulla scheda elettorale per poi lasciarci soli in questa battaglia. Dovete scuotervi. Dovete capire che la situazione è grave, soprattutto in Sicilia. Siete in default. Se continuate a non occuparvi della politica, i politici si occuperanno di voi come hanno sempre fatto”. 

Sottolinea come sia necessario un cambio radicale della cultura italiana.

“La politica dovrebbe essere l’arte della semplicità, la condizione più vicina all’intelligenza. Non deve parlare di soldi ma di progetti, idee, qualità della vita”.

“Guardate chi c’è dietro me, ci sono loro. Facce sconosciute che hanno il coraggio di promuovere progetti concreti per la Sicilia. Adesso tutti i politici cercano di rifarsi una verginità. É tardi: non vi crediamo piú! É la fine di una epoca. Speriamo che se ne vadano con le buone, ma prima di andare via abbiamo diritto ad un dibattito pubblico e ad un controllo fiscale relativo agli ultimi vent’anni. E che restituiscano tutto quello che ci hanno rubato”.

“I candidati della lista Cinque stelle sono giovani, sono sconosciuti ma hanno le idee chiare. Non avranno esperienza di come falsificare i bilanci, di come riciclare i contributi pubblici ai partiti, di come spartire le poltrone. Dobbiamo capire che non abbiamo più niente da perdere e che il cambiamento deve partire da questa isola. Meglio un salto nel buio con loro che una morte assistita con gli altri”.

La parola passa quindi prima ai candidati, Filippo D’Amico,Vanessa Ferreri, Marialucia Lorefice, Dario Fornaro che in breve hanno elencato le linee guida di un progetto politico alternativo, basato su 5 macroaree: Ambiente, Cittadini, Cultura, Legalità e Sviluppo. 

Ed infine arriva il momento di Giancarlo Cancelleri, il Candidato alla presidenza della Regione Sicilia. Nisseno, 37enne, attivista all’interno del Movimento dal 2007.

“Vi ringrazio per il caloroso apporto che date alla nostra impresa – afferma Cancellieri – nella quale stiamo mettendo un pezzo del nostro cuore, un pezzo della nostra anima. Stiamo girando la Sicilia e devo dire che la forza di queste piazze rendono vicina e reale la possibilità che i cittadini possano finalmente entrare a far parte delle istituzioni. Ottanta persone non cambiano la Sicilia. Cinque milioni di siciliani sì. Sarete chiamati a sostenerci sempre, con le vostre idee, le vostre professionalità. Noi del Movimento cinque stelle, trentenni, quarantenni, incensurati, adesso facciamo paura ai potenti. Ci attaccano dai giornali, dai comizi, accusandoci di non sapere governare, di non avere idee nè schieramenti politici. Ma io vi chiedo: l’acqua pubblica è di destra o di sinistra? Aprire l’aeroporto di Comiso è di destra o di sinistra? Dire no al Muos è di destra o di sinistra? Sostenere il parco degli iblei è di destra o di sinistra? Fare un porto che non si insabbi è di destra o di sinistra? Abbassare gli stipendi ai deputati regionali è di destra o di sinistra? Crediamo solo che siano buone idee, e questo ci basta. Quando saremo all’interno del parlamento regionale sosterremo ogni buona proposta per i cittadini, da qualunque parte essa provenga. Amministreremo come un buon padre di famiglia, tenendo i conti in ordine perchè le famiglie siciliane non falliscono mentre le istituzioni sì. Parliamo di idee, senza attaccare nessuno. Non sentirete mai una parola contro Crocetta nè Miccichè perchè non ci interessa parlare di loro: appartengono al passato! Noi stiamo guardando oltre, al futuro, alla meritocrazia, alla valutazione dell’operato degli amministratori, alla vera raccolta differenziata, al turismo sostenibile, alle infrastrutture, al lavoro libero da legami col potente di turno, alla difesa dei prodotti siciliani. Sono loro che  – conclude – da adesso ci devono rincorrere. E’ l’ora di riprendersi la nostra isola, è l’ora di dire basta. E’ importante esserci, è importante fare parte del cambiamento”.

Dal palco lanciato anche il drammatico appello di Grazia, la coraggiosa mamma ragusana che da mesi lotta per far ripristinare le necessarie ore di sostegno alla figlia Simonetta.