L’ufficio per la Pastorale della Salute della diocesi di Ragusa, in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze e il Dipartimento di Psicologia di Messina, ha promosso, un convegno pubblico di rilievo nazionale sull’influenza degli aspetti biologici e culturali dei nostri comportamenti sociali. Un’iniziativa di grande prestigio, organizzata in occasione del ventiduesimo anno di fondazione della comunità “Le.L.a.t.” (Lega lotta Aids tossicodipendenza), che consente di valicare i confini provinciali per un confronto ad ampio raggio su temi di valenza scientifica che determinano specifiche ricadute in campo sociale. Il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti si recherà sabato a Messina, quando a partire dalle ore 9:00 si terrà l’appuntamento dal titolo “Le dipendenze da abuso di sostanze e le nuove dipendenze patologiche” al quale ha fornito un sostanziale apporto in qualità di organizzatore ed inoltre parteciperanno medici di chiara fama come: il prof. Massimo Raffaele, la dottoressa Letteria Tomasello, il prof. Antonio Enrico Di Rosa e la dottoressa Anna Maria Garufi. “Gli esperti affronteranno argomenti sulle basi neurobiologiche delle tossicodipendenze e la relazione tra pensiero, comportamento motivato e patologico, attingendo dal contributo delle neuroscienze, della psichiatria della neuropsicologia e della psicoterapia. – dice don Occhipinti – E’ la prima volta che cerchiamo di mettere a frutto le nostre esperienze misurandole con altre realtà che sembrano condividere il nostro percorso. Per cui, il convegno di sabato può essere considerato l’inizio di una nuova era in cui la collaborazione tra Ragusa e Messina può davvero garantire frutti inediti su fronti che, finora, ci hanno visto impegnati singolarmente in maniera efficace”. In tale occasione saranno illustrate le teorie sui meccanismi individuali responsabili dell’interazione sociale, le nuove dipendenze patologiche della socialità e il correlato neurocognitivo. “Con questo convegno – aggiunge don Occhipinti – intendiamo sottolineare l’importanza della ricerca scientifica per lo studio delle basi neurocognitive della mente dell’uomo al fine di garantire un contributo fondamentale al miglioramento della convivenza civile”.