“Ricordate le sedicimila lire di Pappagone?!” così ha esordito, ironico, il capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini, riferendosi ai 16.000 euro previsti per la lotta preventiva alla mafia, cioè per il potenziamento degli strumenti di controllo per imprenditori a rischio di divenire oggetto di richieste di pizzo e simili”. Per questo, Leontini e Mancuso, hanno presentato il loro emendamento, “provocatorio”, di azzeramento del capitolo stesso del Bilancio regionale.“La lotta alla mafia – ha detto in Aula Leontini – consta di due parti. La prima, preventiva, propria di quegli interventi che tendono a impedire infiltrazioni e attacchi, a cominciare dal mondo dell’imprenditoria e del commercio. La seconda a posteriori, fatta di solidarietà per chi, di questi attacchi, sia stato vittima”. “L’obiettivo del nostro pungolo –ha concluso Leontini– è proprio quello di rafforzare la capacità di difesa preventiva, quindi di incrementare in maniera assolutamente congrua il capitolo che il governo prevedeva finanziato con una cifra irrisoria e ridicola”. “Prendiamo atto – sottolineano, quindi, Mancuso e Leontini, dopo la risposta sollecitata dell’assessore – del fatto che il governo ha accolto la nostro provocazione aumentando fino a circa 600mila euro il capitolo”.