Una politica seria dal punto di vista amministrativo, che non voglia mettere in braghe di tela un comune virtuoso come il nostro e che ha fatto dell’oculatezza un suo imperativo, deve esulare da spese “fuori lista” e da un dispendio economico che in tempi di vacche grasse già stona e ancor di più in quelli difficili come oggi.
In questo senso non posso che palesare dubbi su alcune iniziative create e fatte realizzare dall’assessore Francesco Barone, che mi sembrano votate solo ed esclusivamente alla ricerca di una vetrina personale piuttosto che alla valorizzazione e promozione del territorio o a fare di Ragusa un punto di interesse e di attrazione.
Troppe iniziative in questi tre anni, sono state autoreferenziali per l’assessore Barone, passerella vacua per le sue apparizioni e poche, invece, hanno davvero costituito un momento di spinta per la città.
Troppe sue idee sono state esose e senza costrutto e risultato; poche quelle davvero interessanti.
A me sembra che la sua sia una ricerca esasperata ed esasperante di “copertina” per se stesso, fatta, però, con soldi e contributi che avrebbero potuto essere utlizzati in maniera migliore e più virtuosa.
L’assessore Francesco Barone si erge a piccolo principe e nutre in cuor suo l’ambizione di essere leader (forse a dispetto di chi leader lo è veramente e non certo per autoproclamazione…)
Male!
Questo è un gioco che non mi piace, che non piace alla Città, che nuoce ai Ragusani e che, in tanti casi, ha nuociuto troppo alle casse di Palazzo dell’Aquila che, ricordo all’assessore Barone, non sono più floride come qualche tempo fa.
Per colpa, probabilmente, anche di alcune scelte come le sue, che si sarebbero potute evitare. (m.c.)