Una balena è morta dopo essere stata spiaggiata sulla costa del Regno Unito. Il mammifero, che si ritiene essere una balenottera comune, è stato scoperto morente da un gruppo di addetti alla pulizia delle spiagge che hanno lanciato l’allarme e innescato una disperata operazione di salvataggio.
Inizialmente si sperava che con l’arrivo della marea un gruppo di volontari potesse aiutare a invertire la tendenza, ma i soccorritori hanno confermato che la balena ha perso la sua battaglia per la sopravvivenza. Steve Green del gruppo ambientalista locale Clean Ocean Sailing, ha dichiarato di aver incontrato la balena venerdì (14 febbraio) prima di vederla spiaggiata a Nare Point on the Lizard in Cornovaglia questo pomeriggio.
Non c’è nessuna certa spiegazione scientifica di questo comportamento, riferisce Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma gli esperti suggeriscono che le balene sane si arenano nel cercare di venire in aiuto dei membri del loro gruppo che sono malate o disorientate. Sono animali che come tutti gli altri soffrono di patologie spontanee, anche se gli uomini ci mettono lo zampino.
Potrebbe anche trattarsi di correlazione diretta alle trivellazioni, l’attività di ricerca di petrolio e gas potrebbe per certi versi danneggiare l’animale e su questo l’autorità e gli scienziati stanno indagando. Al momento non è documentato la correlazione diretta tra l’esposizione a queste fonti di suono e lo spiaggiamento del cetaceo. Ciò che è documentato è la correlazione tra l’esposizione a sonar militari di media frequenza e la sindrome embolica.