Non poteva mancare la voce unanime delle associazioni di categoria, in merito al mancato stanziamento dei fondi della legge su Ibla. – Una vera e propria rapina da parte della Regione- esordisce il presidente dell’Ascom, Cesare Sorbo- Con questo mancato finanziamento potrebbe saltare anche il restauro del teatro e di via Roma, a Ragusa superiore. Se i politici pensano che il capoluogo ibleo debba essere solo un serbatoio di voti senza alcun ritorno, si sbagliano. Stiamo pagando lo scotto di non avere politici ragusani, che ci rappresentano a Palermo, poiché in quel caso, sapremmo con chi prendercela-.
Piccole e medie imprese, commercianti ed artigiani, promettono azioni forti, nel caso in cui il presedente della Regione Raffaele Lombardo, non restituisca ciò che ha sottratto al capoluogo ibleo. Non intendono fare politica, ma neanche subire le scelte di qualcun altro. Un allarme condiviso, insomma, che le associazioni ragusane stamattina hanno voluto lanciare alla comunità iblea.
– Facciamo nostre le parole di Cesare Sorbo- aggiunge Antonella Caldarera della Cna- L’economia iblea dipende anche dal commercio. I predecessori dell’attuale amministrazione hanno contato in passato su questi fondi-. Dello stesso parere, Giovanni Taverniti, presidente Confindustria di Ragusa.- La colpa non è solo del presidente della Regione, ma anche dei nostri politici che non sono riusciti ad evitare tutto questo. Destra e sinistra, indistintamente, dovevano fare la massima attenzione affinché questi fondi dovevano essere destinati a Ibla. Scenderemo tutti in piazza con precise proteste, se sarà necessario-.