LEGGE SU IBLA ED AEROPORTO IN AULA

Martedi sapremo se oltre ai vari Tremonti, Berlusconi, Matteoli e Miccichè ci sono altri nemici di Ragusa. E lo sapremo quando si voterà all’Assemblea regionale siciliana sul recupero dei finanziamenti della legge speciale su Ibla e sulla proposta di Lombardo sull’aeroporto di Comiso per farlo “decollare”. Alcuni si sono già palesati con la scusa che il trattamento speciale (si fa per dire) per Ragusa sia esteso anche ad altre province ed ai centri storici che, come quello ibleo, hanno urgente bisogno di interventi di recupero e rivitalizzazione.

 Ma l’attenzione a chi vota contro e a chi a favore è estesa anche ai deputati iblei ed in particolar modo a quelli del Pd (Di Giacomo e Amnatuna) di cui conosciamo l’impegno e la linearità che però in questa circostanza non bastano perché così come ha detto e fatto l’on.le Orazio Ragusa in caso di bocciatura degli emendamenti non riconoscerà nel suo capogruppo la persona che gli possa dare indirizzi politici. Facciano così anche i due deputati in parola !

Ora il pd regionale non è tanto favorevole agli emendamenti e l’ha dimostrato recentemente quando ne ha chiesto un nuovo rinvio in Commissione che per fortuna il presidente Cascio non ha consentito rimandando il  tutto alla riunione di martedi sera quando si vedranno i contrari ed i favorevoli. D’altro canto il Pdl ( forse con esclusione del capogruppo Leontini) pur di far cadere il governo Lombardo farebbe cadere Ibla e l’aeroporto e pur capendo le ragioni politiche del deputato ispicese gli suggeriamo che il governo regionale lo potrà fare cadere su altre cento questioni e non proprio su quelle della provincia di Ragusa.

 Gli altri, a parte l’on.le Ragusa che come dicevamo, si è espresso chiaramente, non faranno mancare il loro apporto e quindi è una questione di peso politico complessivo che Ammatuna e Digiacomo devono far valere a tutti i costi. Il Pd in questa vicenda si giuoca la faccia perché com’è noto la legge su Ibla è figlia di un certo on.le Giorgio Chessari che a suo tempo ha trovato il grande momento per garantire l’unanime consenso per le norme di recupero e rivitalizzazione dei centri storici di Ragusa mentre nessuno è ora impedito di “copiare” tali norme per altri centri isolani altrettanto meritevoli di attenzione ed interventi, ma con metodi e tempi diversi. Chiaro?