L’EMERGENZA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

La gestione dei rifiuti della nostra Provincia vive giorni di estrema emergenza causati da una
dissennata politica locale che, nascondendosi nei meandri del caos legislativo regionale, negli ultimi
cinque anni ha di fatto deciso di chiudere tutta l’impiantistica pubblica esistente nel territorio a
servizio della gestione dei rifiuti. Si è iniziato con la chiusura delle discariche di Vittoria e Scicli per
il fallimento della società gestore per eccesiva esposizione di crediti nei confronti dell’Ato Ragusa
mentre ancora entrambe le discariche avevano capacità di abbancamento. Inoltre non essendoci i
fondi per la gestione del post mortem , i lavoratori vennero definitivamente licenziati e le discariche
si lasciarono abbandonate ad inquinare con il percolato i terreni circostanti. Ma tutto in silenzio.
Senza eccesivi scalpori. Senza che nessuno lo avesse voluto o causato. Non era successo niente. Si è
continuato con gli altri impianti pubblici del ciclo dei rifiuti realizzati con grandi spese, inaugurati
in pompa magna ma poi mai entrati in funzione come per esempio la discarica di inerti di Ragusa e i
due centri di compostaggio di Ragusa e Vittoria..
Sicuramente queste affermazioni saranno duramente contestate ed i soggetti coinvolti sapranno dare
mille giustificazioni ma nei fatti, negli anni, abbiamo avuto soltanto gare d’appalto deserte,
abbandono di fatto delle strutture e ancora parole e rimpalli non ultimo quello sulla pubblicazione
della gara d’appalto di gestione…! Ma questi soggetti saranno però gli stessi che si sono ritrovati ad
essere molto “capace” nel risolvere la gestione dei rifiuti affidandosi nella trasferenza
dell’indifferenziata e dell’umido in altre discariche ed impianti fuori Provincia, dando inizio così al
business dei trasporti e causando il fallimento dei bilanci comunali dell’intera Provincia. Ora il loro
progetto politico si conclude con la chiusura dell’ultimo impianto ancora attivo: la discarica di
Ragusa. Purtroppo per loro però questo sistema sta per saltare a causa della chiusura imminente e
nella saturazione di tutte le discariche siciliane! Non esiste più dove portare i nostri rifiuti neanche
pagando a peso d’oro!
Ma il fallimento era evitabile. Erano stati avvertiti. Negli ultimi due anni i lavoratori in servizio
presso l’impianto avevano lanciato l’allarme e si era chiesto l’ampliamento sostanziale della
discarica di Ragusa. Si sono ottenuti numerosi impegni salvo poi sapere che gli Amministratori, ad
insaputa dei lavoratori, avevano chiesto l’approvazione della chiusura! Il vero progetto di
ampliamento è partito appena un mese fa!
Ora francamente non si capisce come non solo i Politici che per “nobili cause” l’anno scorso hanno
formalmente stoppato la costruzione della nuova discarica ma anche i pochi Politici e i Tecnici
coscienti di cosa stava accadendo e che si sono attivati all’ultimo momento, provano a giustificarsi
accusando la Regione di non rilasciare in tempo le autorizzazioni al progetto, provando a fare
dimenticare il fallimento di chi li ha preceduti. Perchè non si è chiari?
Ma cosa avverrà dopo giorno 15 Luglio a Ragusa? Viste le oggettive difficoltà a ricevere in tempo
utile risposte concrete dalla Regione, ci si domanda se i nostri Amministratori sono almeno pronti
con un piano alternativo che prevede l’immediato inizio della fase post morten e l’istallazione di una
stazione di trasferenza? Pensate veramente che nel giro di 24/48 ore i Comuni di Ragusa,
Chiaramonte, Giarratana e Monterosso si possano organizzare per affrontare viaggi di centinaia di
chilometri o vogliamo fare come cinque anni fa? Senza gara, in estrema emergenza…….La storia si
ripete? Noi crediamo di no. La situazione è recuperabile anche se “in zona cesarini”. Occorre però
che tutte le parti siano realmente coinvolte nel progetto di un nuovo ed efficiente gestione del ciclo
dei rifiuti. Senza compartimenti stagni e con il massimo coinvolgimento dei lavoratori. Cambiare si
può, cambiare si deve per i Cittadini, per i lavoratori e per il Bene Comune!