Abbiamo sentito con le nostre orecchie quanto da lei dichiarato sabato 10 luglio in una nota rete televisiva locale: “…coordino e organizzo il servizio di salvataggio a mare..”. Se prima avevamo dei dubbi adesso c’è la certezza. Lei, consigliere comunale di maggioranza/opposizione, organizza e coordina un servizio che viene sostenuto con fondi pubblici erogati da un’amministrazione che lei dovrebbe controllare. Come definirla questa situazione: un’ evidente anomalia? Conflitto d’interessi? Uno schiaffo alla legalità (quella vera)? Uno sberleffo alla commissione trasparenza? Guardi nessuno di noi mette in discussione un servizio utile che la stessa normativa prevede. Quello che mettiamo in discussione è il metodo con cui questo servizio viene affidato da circa quattro anni. Lei non ha risposto e siamo certi che non risponderà mai alle nostre domanda, anzi l’evidente difficoltà lo porta a minacciare sempre querela. Lei però ha ammesso pubblicamente il suo ruolo all’interno di questa associazione. Dovrebbe sapere che lei nella qualità di consigliere comunale non dovrebbe gestire fondi pubblici. Deve fare una scelta: o fa il consigliere comunale o il coordinatore dell’associazione. Non può stare con due piedi nella stessa scarpa. Naturalmente su di lei non possono gravare tutte le responsabilità. Ci chiediamo da tempo quale ruolo abbia l’assessore alla legalità Malignaggi di Italia dei valori. Cosa pensa di questa vicenda, del bando, del ribasso, del controllo e verifica delle dichiarazioni allegate nell’offerta, delle tante perplessità espresse pubblicamente dalle altre associazioni di salvataggio. Esiste ancora in consiglio comunale l’intergruppo IDV – Privitelli con capogruppo Prelati? Quella di IDV è un atteggiamento che spesso abbiamo definito incomprensibile. A Ragusa fanno i Torquemada ma passata la Fontana della Pace diventano francescani e i silenzi si fanno assordanti. Cosa dire poi della commissione trasparenza che viene ignorata, esautorata, mortificata, resa inutile. Invitiamo il presidente Dieli a chiedere la visione di tutti gli atti per un doveroso controllo e la rendicontazione contabile e previdenziale dell’associazione rendendola pubblica. Tutto questo per rispetto dei cittadini e per ridare dignità alla politica. Nulla di personale e di persecutorio nei confronti di Privitelli, però nella città custode della legalità che ha previsto una commissione trasparenza queste domande semplici e ovvie dovrebbero trovare immediata risposta non silenzi, imbarazzi e difficoltà. Preannunciamo che porteremo avanti azioni forti di protesta fino a quando non ci saranno delle risposte chiare da parte delle istituzioni.