Le scriventi sigle sindacali esprimono con la presente la preoccupazione per gli scenari che si sono delineati intorno alle politiche del Governo Nazionale per la riorganizzazione dell’intero sistema camerale e in relazione alle quali è prevista, entro la fine di agosto 2016, l’approvazione del disegno di legge sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione; quest’ultimo prevede che le Camere di Commercio siano riorganizzate in un numero massimo di 60 Camere.
Ancora prima dell’adozione del succitato provvedimento legislativo, le Camere di Commercio Siciliane, in seduta assembleare dell’Unioncamere Sicilia, si sono date degli indirizzi di riorganizzazione che hanno dato vita a decisioni politiche di accorpamento.
Nell’ambito della Camera dalla quale si esprimono le scriventi sigle sindacali, la decisione di accorpamento, adottata dal Consiglio Camerale di Ragusa coerentemente alla stessa decisione adottata dal Consiglio Camerale di Siracusa e dal Commissario ad Acta di Catania, ha determinato la istituzione, con D.M. del 15.09.2015, di un’unica Camera di Commercio di Catania Siracusa e Ragusa, decreto al quale in data recentissima, il giorno prima della riunione straordinaria del Consiglio Camerale di Siracusa di venerdì 17 u.s., è seguito il decreto regionale dell’Assessore Lo Bello di assegnazione dei seggi per la composizione del Consiglio Camerale della Camera di Catania Siracusa e Ragusa.
Le vicende che si sono susseguite intorno al rinnovo degli organi societari della SAC e alla quotazione in borsa dell’aeroporto di Catania, nonchè le vicende contestuali che si sono susseguite intorno alle operazioni di accorpamento delle suddette Camere di Commercio, rendono ancora più preoccupante il clima intorno al quale si prospetta la nascita di una area vasta sulla quale tante valutazioni positive di strategia di sviluppo economico si sono spese; le azioni politiche messe in campo per l’accorpamento volontario delle tre Camere del Sud Est della Sicilia esprimono in modo più o meno palese obiettivi che sembrano ispirati da logiche non sempre coerenti con le predette strategie di sviluppo dei territori di competenza delle tre Camere, presupposto iniziale, quest’ultimo, per l’accorpamento stesso. In ultimo si aggiunge l’azione della Camera di Commercio di Siracusa che, in seduta straordinaria del Consiglio Camerale, ha deliberato la volontà di non andare avanti sull’accorpamento con Catania, revocando la precedente delibera di accorpamento e così esprimendo un chiaro disaccordo sulla validità dell’iniziativa e sulla permanenza delle motivazioni per cui era stata adottata.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali che da tempo chiedono e sollecitano opportune e giuste azioni di salvaguardia del personale in servizio, del personale in quiescenza e del futuro del territorio ragusano, senza tuttavia mai entrare nel merito delle decisioni adottate dal Consiglio Camerale di questa Camera di Commercio di Ragusa, ritengono, in questa nuova fase di estrema incertezza sugli esiti e le modalità dell’accorpamento, di dovere esprimere ufficialmente, interessando gli Amministratori, le Associazioni e le imprese tutte, anche attraverso la stampa, forte preoccupazione per le modalità e gli obiettivi dell’iniziativa di accorpamento.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, altresì, ritengono di invitare il Consiglio Camerale di Ragusa, che si è già dato la scadenza dell’approvazione del bilancio della SAC per tornare a ridiscutere della già dichiarata volontà espressa da alcuni componenti il Consiglio stesso di revocare la delibera di accorpamento con Catania e Siracusa, a fare urgentemente chiarezza intorno allo stato delle operazioni in questione valutando, anche alla luce delle riflessioni in ultimo espresse dalla Camera di Commercio di Siracusa e da alcuni dei nostri stessi consiglieri nella riunione del 14.06.2016, se non siano venuti meno i presupposti originari che hanno determinato l’assunzione della delibera di accorpamento per la Camera di Commercio di Ragusa.
Quanto sopra a garanzia degli interessi di questo territorio di Ragusa e del personale in servizio e in quiescenza della Camera di Commercio di Ragusa.