L’AnciSicilia prosegue nell’organizzazione di seminari sui temi che più interessano gli enti locali con l’obiettivo di fornire strumenti adeguati ad amministratori e funzionari e anche per affrontare in maniera unitaria problemi di fondamentale importanza per la gestione delle amministrazioni locali”.
Lo ha detto questa mattina Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia aprendo i lavori del seminario “La gestione del contenzione negli enti locali” ancora in corso a Villa Niscemi.
Il presidente Orlando ha anche annunciato che proprio in mattinata partirà una lettera ufficiale, indirizzata al ministro Alfano e al presidente di Anci nazionale, Piero Fassino, in cui l’Associazione dei comuni siciliani, a fronte delle numerose sollecitazioni arrivate da svariati comuni dell’Isola e da analoga richiesta avanzata anche da altri comuni italiani, chiede un rinvio del termine di approvazione dei bilanci di previsione 2016 fissato per il prossimo 30 aprile.
“Chiediamo un intervento urgente al governo nazionale – ha spiegato Orlando – per consentire ai nostri comuni, ma anche a molti altri comuni italiani, per fare solo un esempio quelli della Toscana si trovano nelle nostre stesse condizioni, di evitare pesanti conseguenze per la tenuta finanziaria degli enti”.
“Nei giorni scorsi – ha aggiunto Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia – la nostra Associazione ha presentato durante l’audizione in Corte dei Conti un documento dettagliato in cui abbiamo sottolineato le tante criticità relative alla riforma dell’armonizzazione contabile e alla predisposizione dei bilanci 2016-2018. Elementi di critica che stiamo ribadendo ad Alfano e Fassino, evidenziando come il quadro normativo, non sempre chiaro, determini difficoltà di sviluppo della nostra Isola aggravate dall’incertezza sulle risorse finanziarie trasferite dalla Regione. Ad oggi, infatti, non è stato erogato alcun acconto e non vi è certezza sul riparto per i comuni”.
Infine, il segretario Alvano ha sottolineato come le ultime scelte normative delle recenti leggi di stabilità rischiano di generare una crescente conflittualità sul fronte tributario.