LETTERE IN REDAZIONE: NIENTE BOMBE PER SAN GIORGIO

Niente “bombe” per la festa di San Giorgio ad Ibla. E’ la proposta che a nome di un gruppo di cittadini intendo avanzare pubblicamente affinché le cospicue somme impegnate anche dagli enti pubblici e dagli sponsor privati in favore della festa, vengano destinate alle famiglie terremotate. Si prenda esempio dalla vicina Comiso il cui parroco, per l’ultima festa mariana, ha abolito i fuochi d’artificio perché in un momento di crisi come quello attuale si tratterebbe di uno spreco. In questi giorni, purtroppo, alla crisi economica si è aggiunto un altro drammatico motivo. Che queste risorse vengano risparmiate e si destinino alle famiglie dell’Emilia. I ragusani, da sempre popolo solidale, capiranno benissimo le motivazioni di una scelta simile. Passino le costose luminarie, quest’anno così potenziate da impedire, in alcuni punti del quartiere barocco, anche la visibilità stessa della facciata del Duomo, ma almeno i fuochi d’artificio vengano eliminati per destinare le ingenti somme ad una finalità importante. Lo scorso anno il Comune diede 20 mila euro come contributo per la festa su un preventivo di 80 mila euro di cui 25 mila solo per fuochi d’artificio. Non sappiamo se queste cifre verranno confermate anche quest’anno, ma se fosse così, probabilmente i ragusani sarebbero più contenti di spendere 25 mila euro per chi sta peggio piuttosto che farli bruciare in aria per un po’ di intrattenimento.

 

 

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