La chiusura dell’Rsa di Comiso da parte dei Nas ed il trasferimento del reparto di oculistica a Vittoria stanno tenendo banco nel dibattito politico, e non solo, in città. Continuano a registrarsi prese di posizioni da parte delle forze politiche in città le quali manifestano tutte le proprie perplessità in merito alle due questioni.
Il pd cittadino, per bocca del suo segretario, Gaetano Scollo, spera che le rassicurazioni fornite dall’Asp e confermate in modo fideistico dal Sindaco, che tra qualche giorno l’Rsa riaprirà i battenti siano confermate dai fatti e che non vada a finire come in altri casi simili: si chiude un reparto e, per un motivo o per un altro, non si riapre.
Si chiede inoltre cosa ne sarà degli attuali locali che ospitano il reparto oculistica a Comiso: ritorneranno gli anestesisti per garantire gli interventi di chirurgia generale, verranno riattivati i posti di lungo degenza o c’è in programma di attivare altri servizi?
Ci aspettiamo, pretendiamo risposte, dal Sindaco e dai vertici ASP. Non risposte vaghe, ma certe
e, per quanto possibile, definitive, conclude Scollo, ribadendo che quanto li riguarda, qualsiasi iniziativa il Sindaco decidesse in futuro di intraprendere per difenderlo, tutelarlo e rilanciarlo, non potrebbe che vederli, convintamente, al suo fianco.
Nei giorni scorsi anche Italia viva aveva fatto sentire la propria voce manifestando preouccupazione per quanto sta avvenendo in città.
Di stamane anche la nota del gruppo consiliare “la Spiga” che a firma del suo capogruppo consiliare, Gaetano Gaglio, il quale evidenzia che atto dopo atto e fatto dopo fatto continua il progressivo
smantellamento delle strutture sanitarie di Comiso. e chiede che si torni ad
investire nell’ospedale della nostra città in termini di interventi strutturali e di dotazione di
medici e personale. Ciò che sta accadendo in città costituisce per Gaglio, un pessimo segnale del
continuo smantellamento in atto da anni delle strutture sanitarie della città di Comiso.
Il nostro sindaco, che è responsabile della condizione di salute della popolazione nel suo
territorio si limita ad una professione di impotenza, dicendo che le scelte sono altrui, e rimprovera
come “allarmismi su questioni note e risapute da tempo” le preoccupate segnalazioni del
coordinatore provinciale di Italia Viva Salvo Liuzzo.
Credo sia il momento di finirla con queste difese d’ufficio e lavate di mani di fronte a un
processo continuo di smantellamento del nostro ospedale.