Continua a perdurare il problema, serissimo, dell’impossibilità di conferire il secco indifferenziato in discarica. O meglio, a causa della chiusura da parte del Tar della discarica OIKOS di Motta Sant’Anastasia, anche i comuni iblei non possono conferire la frazione indifferenziata.
In questi gioni, nonostante la buona volontà di alcuni cittadini che hanno potuto tenere in casa il secco (l’emergenza va avanti da un paio di settimane), altri continuano a esporre i propri rifiuti e si cominciano a vedere mini discariche per le strade. Purtroppo, non tutti si attengono a queste regole imposte dai comuni.
La maggior parte delle amministrazioni, compresa quella di Ragusa, ha disposto che per il momento siano ritirati soltanto i rifiuti indifferenziati delle attività commerciali, i pannoloni e i pannolini delle private abitazioni. Eppure, non basta. Il consigliere comunale del PD di Ragusa, Mario Chiavola, invoca soluzioni rapide visto il perdurare dell’emergenza e il fatto che il centro storico comincia ad assomigliare ad una mini discarica a cielo aperto. Per il momento, sappiamo solo che si paventa all’orizzonte la possibilità di conferire i rifiuti indifferenziati fuori dalla Sicilia. Ma questa, di per sè, non è una soluzione, dato che significherà un aggravio importante per le casse comunali.
E a questo punto, sempre a Chiavola, è balenata un’idea: “Penso, ad esempio, a soluzioni in qualche modo tampone che, quantomeno, salvino il decoro e l’immagine delle zone più delicate della città. Ad esempio, si mascherino le microdiscariche con megacoperture in cartone richiamanti il barocco. In attesa che i rifiuti siano prelevati, si potrebbe intanto ottenere un primo riscontro. E poi si proceda con una ulteriore sensibilizzazione dei ragusani, affinché tengano in casa la spazzatura. Altrimenti, considerato anche le elevate temperature di questi giorni, sarà un disastro”.
Che possa verificarsi un possibile problema di igiene, è sicuramente plausibile. Sulla copertura in cartone, come a dire gettare la polvere sotto il tappeto in modo che nessuno la veda, qualche dubbio l’abbiamo.