Si è tenuto lunerdi, presso i Saloni di Rappresentanza della Prefettura, un seminario sul tema “l’impiego di manodopera straniera: profili sanzionatori”, organizzato da Prefettura ed Italia Lavoro – Agenzia Tecnica del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali.
Il seminario, inserito nell’ambito del Progetto Programmazione e gestione delle politiche migratorie – PON “Governance e Azione di Sistema”, ha avuto il duplice obiettivo di fornire un aggiornamento sulle principali novità normative nella materia e di favorire il confronto fra i corpi ispettivi e gli organi di vigilanza operanti nel settore dell’immigrazione anche ai fini di garantire un corretto monitoraggio del mercato del lavoro straniero.
Si tratta della prima esperienza-pilota che Italia Lavoro intende riproporre – successivamente – in altre province. Ragusa è stata scelta come prima sede “in ragione della forte incidenza del fenomeno migratorio presso la provincia iblea e delle buone prassi operative sperimentate sul territorio che hanno contribuito alla nascita del cd. modello Ragusa apprezzato a livello nazionale”.
I lavori sono stati aperti dal Prefetto, Annunziato Vardè che, nell’introdurre i temi del seminario, non ha mancato di delineare i tratti salienti che hanno connotato il territorio ibleo rispetto all’accoglienza ed all’occupabilità della manodopera straniera richiamando, tuttavia, l’attenzione “sugli elementi di criticità legati anche alla congiuntura economica e sulle connesse dinamiche di mercato, oggetto di fenomeni distorsivi che generano illegalità”. Pur riconfermando la vocazione del territorio a positivi percorsi di inclusione ed integrazione dei lavoratori stranieri, il Prefetto ha altresì offerto spunti di riflessione in ordine alla difficoltà di mantenere la piena salvaguardia della coesione sociale nell’attuale scenario di generalizzata crisi economica ed occupazionale.
Subito dopo sono intervenuti i Procuratori della Repubblica di Ragusa e di Modica che hanno relazionato su “l’impiego del lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno e la fattispecie di reato di intermediazione illecita” ed il Responsabile dell’Area Immigrazione di Italia Lavoro che ha presentato il progetto.
Hanno pure relazionato sui temi dell’incontro i Coordinatori – distrettuale e regionale – dell’Avvocatura INPS del Veneto, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Questura, il rappresentante del Nucleo Ispettivo del Lavoro dei Carabinieri, il Referente regionale della Task Force ispettiva dell’INPS ed il Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro.
Il seminario è stato destinato agli operatori del settore: tra i circa 50 partecipanti, oltre ai funzionari degli Uffici coinvolti nelle procedure amministrative (DTL – CPI – INPS – Prefettura) ed al personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, anche i rappresentanti dei Corpi di Polizia Municipale di tutti i Comuni della provincia.
In conclusione è stata espressa soddisfazione ed interesse dai partecipanti per tale modalità di lavoro interistituzionale, che ha costituito una proficua occasione di incontro e di confronto.