L’installazione “Non uccidere” di Emilio Isgrò e Mario Botta arriva a Scicli

Un comunicato di solo un rigo e mezzo, trasmesso dal Comune, per annunciare un divieto di sosta in piazza Carmine per “l’arrivo di un trasporto eccezionale”. La gente si chiede da alcuni giorni cosa è arrivato di così eccezionale tanto da apporre il divieto di sosta in piazza Carmine dall’intersezione tra via la Santa Maria La Nova e corso Umberto  con specifica ordinanza del comandante della Polizia Locale, Maria Rosa Portelli. Se due più due fanno quattro è chiaro che è arrivato il grande giorno, quello dell’arrivo in città della installazione “Non uccidere” pensata, ideata e realizzata dall’artista messinese Emilio Isgrò e dall’architetto Mario Botta che sarà visitabile nel chiostro dell’ex convento del Carmine per alcuni mesi. Proprio l’ordinanza parla del Chiostro del Carmine dove verrà depositato il materiale componente l’installazione che ha viaggiato su un grande Tir in massima sicurezza.

Cosa si vedrà a breve nel Chiostro del Carmine?

Una cupola di grandi dimensioni che ripropone le tavole bibliche dei Dieci Comandamenti. L’installazione  era stata inaugurata al Maxxi di Roma dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 75° anniversario della Costituzione italiana. Dieci Comandamenti che sono tradotti in undici lingue. Rappresentano il fondamento morale della società civile, su di essi Isgrò e Motta sono intervenuti con la cancellatura lasciando in evidenza il quinto comandamento: “Non uccidere”. Un comandamento, nella veste di messaggio mondiale, che oggi più che mai rappresenta la barra umana su cui focalizzare la vita di ognuno per superare la deriva di femminicidi, parricidi e matricidi e di guerre sanguinarie, piaghe della società che ha perso i valori veri della vita e della libertà. L’installazione gode del riconoscimento del Presidente della Repubblica con un medaglia al merito. La cupola che verrà installata all’interno del Chiostro dell’ex convento del Carmine ha un diametro di otto metri ed ottanta centimetri ed un’altezza da terra di sei metri e quaranta centimetri. C’è grande attesa perchè rappresenta l’abbrivio dell’apertura del museo d’arte nella sede dell’ex convento del Carmine, uno dei gioielli settecenteschi del Val di Noto, interamente restaurato. 

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