Un’opera frutto di un lavoro di quattro anni, scritto da una donna coraggiosa, capace di vivere la propria disabilità rendendola una esperienza da condividere. Un messaggio forte, nel quale c’è spazio per parlare della società moderna e far riflettere sulle contraddizioni e sul malessere che oggi ci soffocano. Dalle parole sapientemente scritte da Donatella ne è venuto fuori un musical, le cui melodie sono state composte dal fratello, Luca Carbonaro, in collaborazione di Giovanni Dall’O’. La regia è a cura di Maurizio Nicastro mentre le coreografie sono state realizzate da Renata Guastella.
“È solo una fiaba?” andrà in scena il 16 ottobre al Teatro Tenda di Ragusa, grazie al supporto dell’Associazione “Amici del Besta” ed il contributo della Provincia Regionale ed il Comune di Ragusa. “Il lavoro di Donatella mi colpisce profondamente – dichiara nel corso della conferenza stampa il Presidente della Provincia, Franco Antoci – per il messaggio forte che riesce a veicolare, quello dell’abbattimento di ogni barriera, non solo fisica, che la nostra società costruisce attorno a chi è diverso. La diversità di cui si parla nello spettacolo – aggiunge il Presidente Antoci – è trattata nelle sue varie forme, dall’immigrato al clandestino, dal disabile al diverso anche solo a causa dei valori che persegue, magari oramai considerati desueti, come la cultura, l’onestà, la dignità e la collaborazione”. L’opera è un percorso ideale e sfaccettato che sviluppa tre temi, la futilità della bellezza, la diversità ed il rispetto per l’ambiente. “Proprio per questo l’Assessorato al Territorio ed Ambiente ha voluto contribuire alla realizzazione di questo evento – spiega Salvatore Mallia –; il nostro compito non è esclusivamente quello di operare materialmente nella pulizia del territorio provinciale, ciò che il mio assessorato persegue è anche la promozione della cultura ambientale, sensibilizzando tutti i cittadini verso una migliore condotta. Esclusivamente con il supporto di ognuno, la pulizia della provincia sarà un obiettivo possibile”. Un racconto che trae linfa dalla quotidianità, raccontata in modo sapiente e leggero, come tiene a sottolineare il regista: “Il testo, nel suo complesso, è una grande lezione di vita, un esempio tangibile di come si possa reagire alle avversità, alla disabilità magari con una dose di autoironia”.
“In questo si caratterizza il musical – conclude l’Ass. comunale Elisa Marino –; Donatella ci ha infatti dato modo di vedere la disabilità dal suo punto di vista e perciò può permettersi la leggerezza e l’ironia. Spesso infatti si parla di disabilità senza comprendere appieno cosa questo significhi, non solo per la persona ma anche per la famiglia coinvolta”. (Laura Curella)