Sempre più spesso mi chiedo se l’Italia sia un paese normale e, confesso, che sempre più spesso non riesco a darmi una risposta.
Perché in un paese normale, penso, il cittadino deve rispettare le leggi come tutti; e se il governo fa una legge tutti siamo tenuti a rispettarla ed il primo a rispettarla dovrebbe essere proprio lui. In Italia, invece, non è così. Non solo, in Italia succede che si fa un decreto, entro 60 giorni si trasforma in legge ( quasi sempre) ma nel frattempo, dando per scontata la sua trasformazione, “spaccia” per fatta la legge che ancora legge non è.
E succede anche che in quel decreto ci si infili dentro tutto e il contrario di tutto tant’è vero che ogni tanto anche il presidente Napolitano non firma perché la legge è diventata illeggibile.
Ma la novità di oggi è che neanche la stampa, quindi parliamo di addetti ai lavori e non di “ semplici cittadini”, ci capisce più qualcosa e pubblica notizie contrastanti.
Infatti ieri mentre alcuni giornali pubblicavano che “ dato che il decreto salva-Roma non è stato approvato, lo slittamento del termine per la rottamazione delle cartelle esattoriali resta fermo al 28 febbraio 2014” altre testate pubblicavano che “ dato che il decreto mille proroghe è stato approvato il termine per la rottamazione delle cartelle esattoriali slitta al 31 marzo 2014” .
Da più parti, e personalmente ho presentato una proposta di legge in tal senso, si è chiesto, fin dalla pubblicazione del decreto che instaurava la “rottamazione delle cartelle esattoriali”, di dare una congrua dilazione della scadenza per permettere a chi volesse approfittare di questa occasione di potervi far fronte, ma ahimè, non solo la scadenza non è stata spostata in avanti, ma addirittura parecchi cittadini sono convinti dello slittamento della scadenza e, data la nutrita fila che c’è presso gli sportelli di Equitalia, ha deciso di rinviare alla prossima settimana il pagamento di quanto dovuto perdendo così l’occasione di risparmiare tutti gli interessi.
In un paese normale non penso che questo possa succedere.
Il Governo Renzi, appena insediato ( e forse anche questo ha fatto sì che l’increscioso fatto accadesse ) può porre rimedio facendo subito un comunicato stampa che tranquillizzi non solo il sindaco di Roma, primo interessato al decreto salva-Roma decaduto, ma tutti i cittadini italiani dicendo loro che la rottamazione delle cartelle ci sarà e ci sarà il giusto tempo per effettuare i pagamenti. Sarebbe poi un paese finalmente normale se con il nuovo decreto il Governo rispondesse a tutti i dubbi che nel frattempo erano nati e che ancora attendono risposte.
Se Renzi è il nuovo modo di governare, se questo governo è veramente diverso da tutti gli altri, cominciamo da qui: meno caos nell’emanazione delle norme, meno schizofrenia nell’emanazione dei decreti, più rispetto per i cittadini.