L’ODIO E LA CRITICA

Qualche giorno addietro su un quotidiano nazionale è stato pubblicato un articolo dal titolo “Cari grillini ho tutto il diritto di criticarvi”. Il titolo sembra ricalcare le vicende amministrative che hanno interessato nel fine settimana la Città di Ragusa. La bocciatura, da parte del Consiglio Comunale, o meglio la mancata ratifica delle variazioni di bilancio, adottate con procedura d’urgenza immotivata da parte della Giunta, hanno scatenato il Sindaco ed il suo fido assessore Martorana in accuse di odio e di irresponsabilità nei confronti  dell’opposizione consiliare, cioè di quanti non si erano assoggettati ad un atto di arroganza e prepotenza.

Tra questi, Movimento Città, che tramite il proprio consigliere, aveva ampiamente motivato e argomentato il proprio dissenso in merito.

Cari Sindaco ed Assessori è la democrazia!

Da una parte stanno coloro che sono stati chiamati ad amministrare dalla volontà popolare (e da una improvvida legge elettorale) e dall’altra quanti sono chiamati a vigilare sulla amministrazione, contestandone, ove del caso, l’azione, o supportandola, ove ritenuta confacente, agli interessi dei cittadini.

Nel caso delle variazioni di bilancio, le avventate affermazioni degli amministratori cozzano in maniera inesorabile non solo con i principi di una corretta gestione della cosa pubblica, ma rivelano l’astiosità ed il livore nei confronti di quanti non sono pronti ad ubbidire ai diktat provenienti da coloro che si ritengono investiti da un aureola di infallibilità e di superiorità.

Cari Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio Comunale (a proposito, ricorda di essere super partes?) se strada facendo avete perso pezzi della vostra, una volta granitica, maggioranza, se avete scelto di fare tutto da soli, se avete pensato che le alleanze avrebbero contaminato irrimediabilmente la vostra purezza di unici depositari della verità, forse è arrivato il momento che facciate un serio esame di coscienza e, se finalmente vi rendete conto di non essere adeguati ad amministrare la Città, fate un passo indietro.

Chi è causa del suo male pianga se stesso!!!