Com’era prevedibile che fosse la querelle a distanza, tra il Presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava, ed il giornalista Paolo Borrometi, proseguirà nelle aule di Tribunale per via di una reciproca querela. La commissione antimafia dell’Ars questa mattina ha dato, infatti, mandato all’unanimità al Presidente, Claudio Fava, di agire a tutela della reputazione dell’istituzione e di presentare querela per diffamazione nei confronti del giornalista Paolo Borrometi. Erano assenti al momento del voto gli onorevoli Assenza e Schillaci.
Fava per la verità aveva già manifestato questa volontà ma per procedere aveva necessità di un mandato da parte della commissione che presiede e che stamattina è arrivato. Dal canto suo anche Borrometi aveva annunciato già nei giorni scorsi che avrebbe querelato l’on. Fava perchè, secondo la sua opinione espressa in un lungo post su Facebook, Fava avrebbe affermato delle cose “false, falsissime” sul suo conto e nello specifico in merito alla mancata pubblicazione di un articolo sul sito diretto da Paolo Borrometi.
Nella giornata di ieri si è registrata anche una nota dell’ordine dei giornalisti di Sicilia da cui l’Onorevole Fava ha dichiarato di autospendersi, che recitava testualmente: “Della polemica a distanza tra i colleghi Claudio Fava e Paolo Borrometi avremmo fatto a meno: le accuse reciproche di ‘avere fatto carte false’ o di avere detto cose ‘false, falsissime’, sono molto gravi, poiché coinvolgono anche la commissione regionale Antimafia” . ” Borrometi, che tali pesanti considerazioni ha espresso nei confronti della commissione – aggiunge la nota dell’Odg Sicilia -, dica con chiarezza e con prove provate come sono andati i fatti: li dimostri apertamente, fughi le ombre, pretenda in quel caso lui le scuse, ma eviti la deriva di una vicenda che, visto lo spessore dei due colleghi, non giova alla categoria. Né giova all’impegno e all’immagine del giornalismo antimafia in cui entrambi hanno un ruolo di rilievo”.