L’ORDINE SIA PATRIMONIO DI TUTTI GLI ISCRITTI

Si è insediato  il nuovo direttivo dell’ordine degli ingegneri della provincia di Ragusa. Il presidente è il santacrocese, Vincenzo Dimartino.

“Un impegno gravoso che mi accingo a svolgere con impegno”- dichiara il neo presidente che prosegue:

“ Nel consuntivo giornaliero che ciascuno di noi  fa prima di andare a letto , mi sono reso conto che le Circolari dell’Ordine portavano la mia firma. Se il Consiglio dell’Ordine rappresenta i colleghi è necessario, da una parte, che ci sia un continuo feed-back fra gli iscritti e i consiglieri, dall’altra, che non ci siano distanze reverenziali fra gli stessi: il Consiglio appena insediato, si augura che l’Ordine sia visto come patrimonio di tutti gli iscritti.
 Mi auguro, pertanto, che ci sia una quanto più ampia possibile partecipazione ai lavori delle commissioni, che costituiscono utile e imprescindibile strumento di crescita sia dei singoli professionisti, che della categoria professionale.

 Il 2013, caratterizzato per chi vi scrive da un grave lutto, pertanto irrimediabilmente connotato in maniera negativa, ha dato, però l’occasione di mettersi in gioco in un’avventura di ampio respiro, nella speranza di poter dare risposta a tante aspettative e di trovare la forza, l’abnegazione , le collaborazioni, per mettere in atto le previsioni illustrate nel tanto censurato programma elettorale di categoria..

 Se da una parte, interpretando quasi inconsapevolmente l’”omnia munda mundis” di manzoniana memoria, l’assumendo incarico appariva particolarmente gravoso,dall’altra, l’accanimento dimostrato dai colleghi che ritenevo avversari per il periodo circoscritto alla competizione elettorale, mi faceva riflettere sui certamente diversi modi di concepire la rappresentanza

 Certamente la grande scommessa dell’incarico affidato a me e al Consiglio sta nel dover rappresentare colleghi molto diversi per età, anzianità di iscrizione, specializzazione professionale: certamente la comunicazione continua e regolare con gli iscritti e il lavoro delle commissioni potranno fare da cerniera fra tutti gli iscritti.

 Uno dei dubbi che io esprimevo sulla candidatura di tutti i consiglieri poi risultati eletti nasceva da considerazioni di carattere anagrafico: ieri ho scoperto che l’ultimo numero di iscrizione è il 1272, che risulta più che doppio rispetto al mio numero di iscrizione (623): questa scoperta minava fortemente l’”eterna” certezza, da parte mia, di appartenere ai giovani professionisti.

 Concludo esponendovi la mia preoccupazione per avere scoperto recentemente che molti colleghi, in maggioranza giovani, stanno andando a lavorare all’estero, nella speranza che ci siano a fine di questa mia avventura, condizioni più dignitose per gli ingegneri e che la società tutta sia uscita da questo momento di grave crisi, anche col piccolo contributo del consiglio e della categoria che in questo momento mi onoro di rappresentare.