Il Cara di Mineo deve restare. Che ci piaccia o no il Governo lo vuole ed è intoccabile -lo dichiara la parlamentare Marialucia Lorefice-. La nostra mozione sulla chiusura del Cara, discussa in questi giorni, è stata bocciata. Questo significa in concreto ammettere di non voler chiudere un centro di accoglienza vergognoso, fonte di affari illeciti come è stato evidenziato anche dall’indagine di Mafia Capitale, da ben tre indagini delle procure di Roma, Catania, Caltagirone, luogo in cui il rispetto della dignità e dei diritti delle persone vengono sistematicamente calpestati. Vogliamo parlare dei fenomeni di caporalato e prostituzione? Questo e molto altro è il Cara di Mineo. Ma a Renzi non interessa. Deve rimanere aperto, ne va della tenuta del Governo. Basti ricordare le parole di Buzzi ai pm romani per capire la portata della cosa: “Su Mineo casca il Governo”, diss
Non solo non verrà chiuso -aggiunge la Lorefice capogruppo della Commissione d’inchiesta Cara-Cie per il M5S-, ma il ministero dell’Interno ha, persino, la brillante idea di ampliarlo e farne anche un hotspot. Illegalità su illegalità. Vola bassa la politica del nostro Bel Paese, o di quello che ne resta vista la gestione affaristica che lo gestisce. A parole sono sempre pronti a spendersi per il bene comune, migranti compresi. Tanto che nella conferenza stampa post ispezione, che si è tenuta a luglio, eravamo d’accordo sulla chiusura del Cara, tutti sconvolti da quanto visto. Hanno fatto in fretta a dimenticare. Ieri ci hanno bocciato la mozione in cui ne abbiamo chiesto la chiusura progressiva, lo spostamento dei migranti presso altre strutture a partire dai casi più vulnerabili e lo sviluppo di un’accoglienza diffusa presso piccoli centri che possano garantire la reale presa in carico del migrante, avviare un programma di integrazione e controllare i flussi finanziari.