Per chi guarda soltanto dall’esterno il mondo della diabetologia, può risultare difficoltoso comprendere l’importanza dell’automonitoraggio glicemico.
L’automonitoraggio utilizza un presidio sanitario, i lettori della glicemia e le strisce, e serve alla persona che soffre di diabete ed al team diabetologico per raggiungere l’obiettivo terapeutico, che nel caso del diabete è il target concordato tra il curante e il paziente.
Il dato che meglio sintetizza la condizione di salute della persona con diabete è la sua glicemia, rilevabile in modo semplice, efficace e in tempi brevissimi.
All’interno dei costi specifici del diabete la spesa per l’autocontrollo rappresenta solo una frazione del costo globale; la spesa per i presidi infatti è pari al 6% del costo globale della patologia ed è sostanzialmente stabile negli ultimi 10 anni, come osserva un rapporto dell’ Institute of Health Econimics di Alberta,in Canada
La spesa in presidi per l’automonitoraggio è stata considerata, in questi ultimi anni, un obiettivo “facile” da parte di amministratori alla ricerca di modalità per tagliare in modo veloce la spesa corrente sanitaria;
Diverse Regioni e ASL, anteponendo le urgenze in termini di bilancio alle esigenze in termini terapeutici, sono intervenute in maniera diversa sulle prescrivibilità delle strisce, a volte imponendo tetti inferiori a quelli delle linee guida nazionali; le succitate differenze pongono un’inedita situazione di disomogeneità e discriminazione fra pazienti sovrapponibili per esigenze terapeutiche ma residenti in aree diverse, creando una situazione che non trova giustificazioni.
Essere diabetico in Sicilia è diverso che esserlo nel resto dell’Italia?
Se in regioni come il Trentino Alto Adige è possibile ottenere strisce per la misurazione dei valori del diabete mellito del tipo 1 senza nessuna limitazione, in Sicilia ne sono concesse soltanto sei a settimana.
Raffaele Schembari, preso atto di quanto succitato, ha chiesto l’inserimento urgente all’ordine del giorno del primo consiglio provinciale utile di tale importante problema, non solo per una ampia e profonda discussione ma anche e sopratutto per la formulazione e l’invio all’ Assessore Regionale Siciliano di un ordine del giorno che inviti l’assessorato alla sanità siciliana a venire incontro ai problemi dei nostri diabetici e di adeguarsi alle linee guida nazionali sull’automonitoraggio glicemico.