L’ufficio merci nell’aeroporto di Comiso sarà pronto nella primavera del 2025. La gara per la realizzazione dell’ufficio merci (che nell’aeroporto di Comiso non era mai stato realizzato), è stata aggiudicata al Consorzio Galileo di Vittoria. Per la realizzazione dell’opera il comune ha usufruito di un finanziamento di un milione e mezzo messo a disposizione dalla Regione siciliana.
L’ufficio merci sarà realizzato nella cosiddetta “parte italiana” dell’ex base della Nato, su una parte dell’area dove si trovano alcune villette, disabitate ormai da 25 anni, da quando cioè i militari statunitensi della Nato lasciarono l’ex base missilistica che venne dismessa.
L’importo a base d’asta è di 1.551.5337 euro. Una parte della somma (52.370 euro) sono destinati alla progettazione dell’opera, il resto (1.499.166 euro) servirà alla realizzazione delle opere infrastrutturali e soprattutto dell’acquisto e del montaggio degli impianti destinati al controllo delle merci, sia controlli fisici che radiogeni. Si tratta infatti di un appalto integrato, che prevede sia la progettazione che la realizzazione. Il Consorzio Galileo (una società consortile a responsabilità limitata) ha prevalso sulla seconda classificata, anch’essa un’impresa della provincia di Ragusa. Ha presentato un ribasso del 7,37 per cento. Il Consorzio avrà 60 giorni di tempo per la progettazione e 150 per la realizzazione dell’opera, che sarà affidata alla società Icogen, anch’essa di Vittoria. A breve, dopo la verifica della documentazione, il comune stipulerà il contratto con la ditta aggiudicataria.
L’ufficio merci mancava nello scalo di Comiso. Esso è funzionale all’esportazione dei prodotti e all’avvio delle attività commerciali, che ogni aeroporto dovrebbe avere. È il primo passo verso la realizzazione del progetto “Comiso cargo”, anch’esso finanziato dalla Regione siciliana e la cui realizzazione è stata affidata alla Sac di Catania che, quando l’opera sarà completata, potrebbe anche gestirlo insieme allo scalo passeggeri.
Le attività del cargo utilizzano prevalentemente gli slot notturni, in quanto quelli diurni, specie nei grandi aeroporti, sono destinati quasi esclusivamente al trasporto dei passeggeri. Le merci, invece, viaggiano prevalentemente di notte.
In vista della realizzazione del progetto cargo si è svolto ieri a Catania un importante convegno organizzato dalla Regione siciliana, con l’università di Catania e la Camera di Commercio del Sud est. Nel corso del convegno il professore marco Romano ha presentato uno studio realizzato di recente, che ha mostrato l’indice di gradimento della piattaforma e del servizio cargo da parte delle aziende siciliane, soprattutto del comparto delle piccole e medie imprese che costituiscono l’asse portante dell’economia siciliana. Il servizio aereo di trasporto delle merci potrebbe diventare un volano per l’economia della Sicilia. È stata esaminata anche la possibilità di rotte per i paesi arabi, dove arrivano anche le merci dell’estremo oriente, ciò che potrebbe aprire altri possibili canali commerciali sia per le esportazioni che per le importazioni. Il cargo a Comiso, finanziamento con fondi Pnrr, potrebbe essere pronto nel 2028.
Comiso è l’unico aeroporto siciliano dove è possibile realizzazione la piattaforma cargo. Negli altri tre aeroporti isolani, la presenza di un territorio fortemente antropizzato impedisce la realizzazione di nuove opere infrastrutturali al servizio degli scali o se ciò dovesse avvenire, si sarebbe costretti a sacrificare fortemente gli edifici e le sedi produttive della zona.
Oltre al Sicilia, che ad oggi non ha una piattaforma cargo, il servizio cargo è presente nell’aeroporto di Napoli, che è lo scalo più vicino all’isola dotato di simili servizi. Negli altri aeroporti, il trasporto delle merci è previsto solo su stiva, con attività programmate.