La Reggente dell’UGL RAGUSA ,unitamente al gruppo del Coordinamento Donne UGL, lancia un Messaggio importante in occasione della Giornata internazionale della Donna, per ricordare che l’8 marzo è un giorno di triste memoria e nel contempo, un momento di riflessione e di rinnovo quotidiano dell’impegno sindacale a sostegno e tutela del lavoro delle Donne, contro le discriminazioni di genere e ogni tipo di violenza, contro il Femminicidio che ormai in Italia vede oltre 100 vittime ogni anno, contro gli ostacoli per le carriere professionali che vedono le Donne appena al 30% dei ruoli dirigenziali e apicali, contro contratti penalizzanti e disparità salariali, con retribuzioni di circa il 23% in meno degli uomini e l’Italia è tristemente il 2 Paese in Europa.
E contestualmente allo svolgimento oggi a Roma del Convegno organizzato dal Coordinamento Donne UGL dal titolo “ La fragilità delle donne, le ragioni del perché, storie dell’universo femminile” in cui si parlerà delle condizioni che creano fragilità nella vita delle Donne, incidendo fortemente sia nell’ambito relazionale che lavorativo, GIANNA DIMARTINO così interviene: ” Nel sottolineare che per noi della UGL ogni giorno è l’8 Marzo, ricordo che sono tante le problematiche che ci impongono oggi un’amara riflessione ma, nel contempo, ci spronano a continuare le nostre battaglie sindacali sul campo: in primis la piaga sociale del Femminicidio che sembra non fermarsi,nonostante i primi positivi elementi di contrasto e le prime norme mirate, ma tanto ancora va fatto . A tal proposito giorno fa la Corte Europea ha condannato l’ Italia per ritardi procedurali in un caso di tutela contro violenze domestiche. Poi “il buco nero” nel Mercato del lavoro: in Sicilia la disoccupazione femminile si attesta al 24,9% e quella giovanile intorno al 50%; le difficolta’ generali e la carenza di servizi hanno portato per tantissime donne perdita di posti di lavoro, mancata chance di carriera professionale, divario retributivo di genere . A ciò si sono aggiunte le nuove regole sulle assunzioni del recente Jobs Act, che cancellano l’art.18, che di fatto legittimano la precarietà permanente e la facilità al licenziamento. E’ indispensabile invece sollecitare l’attuazione di nuove Politiche a sostegno del lavoro e della Famiglia, per concretizzare azioni di Conciliazione e di aiuti reali alle donne e alle famiglie, come sgravi fiscali,quoziente familiare,sostegni per la maternità,anzianità e disabilità, maggiori servizi primari (asili nido, mense scolastiche, strutture ricreative per ragazzi, trasporti pubblici, flessibilità oraria) e rimodulazione dei tempi delle città. Un Messaggio quindi di speranza e di lotte quotidiane da portare avanti perchè la strada per i pieni Diritti delle Donne è ancora in salita . nonostante le conquiste degli ultimi 70 anni, in primis il Diritto al voto, sancito con l’approvazione dell’art.3 della Costituzione italiana, proprio nel marzo 1947.