LUNA LUNA, CANTI DI TERRA E UNA STRUGGENTE RIVISITAZIONE DELLA TRADIZIONE POPOLARE

L’Associazione ricreativo culturale “Muorika mia”, nata quasi per gioco nel 1997 e diventata associazione nel 1998, è lieta di presentare  “Luna luna – Canti di terra”. Oralità e memoria sono i binari su cui viaggia il nostro gruppo di cantori della tradizione popolare iblea, che ha scelto di sottrarre alla inevitabile dimenticanza le voci generazionali fondanti l’identità storica e culturale del mondo popolare, intriso di miti e riti. Cunta, miniminagghi e dubbi sono nella nostra tradizione orale forzieri che conservano e ci consegnano vivo il legame tra l’uomo e la sua memoria. Ninne nanne, canti d’amore, canti legati al mondo del lavoro, o al ciclo delle stagioni, o delle feste popolari sono modi di esprimere la passione per la nostra terra, unico nostro motore, nonché parte di una storia narrata che ci lega a ciò che siamo stati e ci spiega ciò che siamo oggi. Tutto diventa racconto, occasione per tornare nei luoghi del nostro ricordo, ripercorrendo e reinterpretando oggi le melodie, le atmosfere e le suggestioni mai del tutto dimenticate. Un ringraziamento speciale il gruppo lo deve a tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno partecipato alla riuscita di questo spettacolo, primo fra tutti un tributo speciale lo dobbiamo al poeta scomparso Elio Galfo.  I versi del poeta sono preziosa occasione per riflettere: il passato e l’avvenire nostro e delle persone a noi care. Una menzione speciale la dobbiamo al poeta modicano Meno Assenza: con le sue poesie più intime ci induce ad una riflessione profonda sulla bellezza della nostra terra e sul suo forte legame con la memoria, “Talìu la luna” ne è un chiaro esempio. Altrettanto importanti sono i passaggi tratti dall’opera di Raffaele Poidomani,  “Carrubbe e Cavalieri” e da quelle di Leonardo Sciascia e di Enzo Ruta. E ancora, poeti come Adonis rappresentano la voce del vicino oriente che si fonde nei suoni e nei sapori con la nostra tradizione! E di certo non dimentichiamo chi tra noi ha messo la propria esperienza e pro-fessionalità al servizio del Gruppo. Grazie primo fra tutti al Maestro Gianluca Abbate!  Ringraziamo Saro Spadola fine interprete della tradizione siciliana, che arricchisce lo spettacolo con la sua voce, sottolineando e definendo le emozioni che più ci stanno a cuore. Infine vogliamo ringraziare il C.R.A.L della Banca Agricola Popolare di Ragusa per aver voluto “Luna luna – Canti di terra” a Villa Criscione, luogo magico dove presente e passato si fondono in fine connubio di  architettura tipica dell’eleganza delle ville del val di Noto. (r.r.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Uno spettacolo straordinario che andrebbe “adottato” da tutto il territorio ibleo

 

LUNA LUNA, CANTI DI TERRA MA SOPRATTUTTO UNA STRUGGENTE RIVISITAZIONE DELLA TRADIZIONE POPOLARE

 

L’Associazione ricreativo culturale “Muorika mia”, nata quasi per gioco nel 1997 e diventata associazione nel 1998, è lieta di presentare  “Luna luna – Canti di terra”. Oralità e memoria sono i binari su cui viaggia il nostro gruppo di cantori della tradizione popolare iblea, che ha scelto di sottrarre alla inevitabile dimenticanza le voci generazionali fondanti l’identità storica e culturale del mondo popolare, intriso di miti e riti. Cunta, miniminagghi e dubbi sono nella nostra tradizione orale forzieri che conservano e ci consegnano vivo il legame tra l’uomo e la sua memoria. Ninne nanne, canti d’amore, canti legati al mondo del lavoro, o al ciclo delle stagioni, o delle feste popolari sono modi di esprimere la passione per la nostra terra, unico nostro motore, nonché parte di una storia narrata che ci lega a ciò che siamo stati e ci spiega ciò che siamo oggi. Tutto diventa racconto, occasione per tornare nei luoghi del nostro ricordo, ri-percorrendo e reinterpretando oggi le melodie, le atmosfere e le suggestioni mai del tutto dimenticate. Un ringraziamento speciale il gruppo lo deve a tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno partecipato alla riuscita di questo spettacolo, primo fra tutti un tributo speciale lo dobbiamo al poeta scomparso Elio Galfo.  I versi del poeta sono preziosa occasione per riflettere: il passato e l’avvenire nostro e delle persone a noi care. Una menzione speciale la dobbiamo al poeta modicano Meno Assenza: con le sue poesie più intime ci induce ad una riflessione profonda sulla bellezza della nostra terra e sul suo forte legame con la memoria, “Talìu la luna” ne è un chia-ro esempio. Altrettanto importanti sono i passaggi tratti dall’opera di Raffaele Poidomani,  “Carrubbe e Cavalieri” e da quelle di Leonardo Sciascia e di Enzo Ruta. E ancora, poeti come Adonis rappresentano la voce del vicino oriente che si fonde nei suoni e nei sapori con la nostra tradizione! E di certo non dimentichiamo chi tra noi ha messo la propria esperienza e pro-fessionalità al servizio del Gruppo. Grazie primo fra tutti al Maestro Gianluca Abbate!  Ringraziamo Saro Spadola fine interprete della tradizione siciliana, che arricchisce lo spettacolo con la sua voce, sottolineando e definendo le emozioni che più ci stanno a cuore. Infine vogliamo ringraziare il C.R.A.L della Banca Agricola Popolare di Ragusa per aver voluto “Luna luna – Canti di terra” a Villa Criscione, luogo magico dove presente e passato si fondono in fine connubio di  architettura tipica dell’eleganza delle ville del val di Noto. (r.r.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Uno spettacolo straordinario che andrebbe “adottato” da tutto il territorio ibleo

 

LUNA LUNA, CANTI DI TERRA MA SOPRATTUTTO UNA STRUGGENTE RIVISITAZIONE DELLA TRADIZIONE POPOLARE

 

L’Associazione ricreativo culturale “Muorika mia”, nata quasi per gioco nel 1997 e diventata associazione nel 1998, è lieta di presentare  “Luna luna – Canti di terra”. Oralità e memoria sono i binari su cui viaggia il nostro gruppo di cantori della tradizione popolare iblea, che ha scelto di sottrarre alla inevitabile dimenticanza le voci generazionali fondanti l’identità storica e culturale del mondo popolare, intriso di miti e riti. Cunta, miniminagghi e dubbi sono nella nostra tradizione orale forzieri che conservano e ci consegnano vivo il legame tra l’uomo e la sua memoria. Ninne nanne, canti d’amore, canti legati al mondo del lavoro, o al ciclo delle stagioni, o delle feste popolari sono modi di esprimere la passione per la nostra terra, unico nostro motore, nonché parte di una storia narrata che ci lega a ciò che siamo stati e ci spiega ciò che siamo oggi. Tutto diventa racconto, occasione per tornare nei luoghi del nostro ricordo, ri-percorrendo e reinterpretando oggi le melodie, le atmosfere e le suggestioni mai del tutto dimenticate. Un ringraziamento speciale il gruppo lo deve a tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno partecipato alla riuscita di questo spettacolo, primo fra tutti un tributo speciale lo dobbiamo al poeta scomparso Elio Galfo.  I versi del poeta sono preziosa occasione per riflettere: il passato e l’avvenire nostro e delle persone a noi care. Una menzione speciale la dobbiamo al poeta modicano Meno Assenza: con le sue poesie più intime ci induce ad una riflessione profonda sulla bellezza della nostra terra e sul suo forte legame con la memoria, “Talìu la luna” ne è un chia-ro esempio. Altrettanto importanti sono i passaggi tratti dall’opera di Raffaele Poidomani,  “Carrubbe e Cavalieri” e da quelle di Leonardo Sciascia e di Enzo Ruta. E ancora, poeti come Adonis rappresentano la voce del vicino oriente che si fonde nei suoni e nei sapori con la nostra tradizione! E di certo non dimentichiamo chi tra noi ha messo la propria esperienza e pro-fessionalità al servizio del Gruppo. Grazie primo fra tutti al Maestro Gianluca Abbate!  Ringraziamo Saro Spadola fine interprete della tradizione siciliana, che arricchisce lo spettacolo con la sua voce, sottolineando e definendo le emozioni che più ci stanno a cuore. Infine vogliamo ringraziare il C.R.A.L della Banca Agricola Popolare di Ragusa per aver voluto “Luna luna – Canti di terra” a Villa Criscione, luogo magico dove presente e passato si fondono in fine connubio di  architettura tipica dell’eleganza delle ville del val di Noto. (r.r.)