Prosegue anche lunedì 18 novembre il corso organizzato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, rivolto a tutti coloro che desiderano dedicare un poco del loro tempo al servizio del volontariato rivolto ai fratelli sofferenti negli ospedali, nelle cliniche private, in case di cura e di riposo o anche ai malati che si trovano presso il proprio domicilio in collaborazione con i cappellani e i parroci. L’incontro, che si terrà sempre a partire dalle 16, al Centro di Spiritualità Cor Jesu di Ragusa, vedrà la presenza di don Salvatore Puglisi, vicario generale della Diocesi, che si soffermerà su “La sofferenza nell’Antico Testamento e nel Nuovo Testamento”. “Stiamo recuperando l’appuntamento dell’altra volta – dice il direttore dell’Ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – quando era prevista la presenza di don Puglisi che, poi, era saltata per un imprevisto all’ultimo momento. In quel caso, come si ricorderà, ci siamo occupati di affrontare l’aspetto delle cappellanie ospedaliere, argomento che è stato seguito con molto interesse da quanti partecipano al corso. Lunedì, invece, così come era previsto inizialmente nel programma, parleremo delle differenze e dei parallelismi esistenti tra l’Antico Testamento e il Nuovo Testamento per quanto riguarda la sofferenza. Le ragioni di questo corso? Cerchiamo di qualificare la presenza di laici nel mondo della salute e della malattia, fornendo strumenti utili che aiutino a saper meglio stare accanto, dialogare, accompagnare il malato e il morente”. Il corso è aperto a tutti coloro che già lavorano a vario titolo nel campo della salute e a coloro che intendono impegnarsi o semplicemente accrescere la loro formazione in questo delicato campo pastorale.