E’ sbalorditiva la capacità di nascondere la propria imperizia da parte del centro-destra ragusano che a parole vuole salvare l’Università, ma nei fatti l’ha affossata a nocumento degli studenti e delle famiglie iblee.
Tutto ciò parte da lontano e non poche sono le responsabilità politiche della Provincia, nella persona del Presidente Antoci, e del Comune di Ragusa, nella persona del Sindaco Dipasquale, che hanno continuano a scegliere i componenti dei vari consigli di amministrazione, a parte la parentesi del super CDA politico “bipartisan”, facendo prevalere da un lato logiche lottizzatrici (On. Ragusa), dall’altro ammaliatrici nei confronti di personalità del centro-sinistra che purtroppo si prestano al gioco, il sen. Battaglia e il prof. Barone che, nulla togliendo alla sua specificità, era lo sfidante di Antoci alla carica di presidente della provincia alle ultime elezioni, ma si sa a Ragusa tutto è possibile e poi c’è già il precedente dell’ing. Poidomani sfidante di Dipasquale alla carica di Sindaco diventato poi suo esperto.
Tutto questo per annacquare e scaricare le responsabilità che sono esclusivamente del Governo Berlusconi e del suo amato Ministro Maria Stella Gelmini che hanno dimostrato di non avere per niente a cuore le sorti dell’Università Iblea con buona pace dell’On. Nino Minardo e di tutti gli altri onorevoli ed ex onorevoli in servizio permanente attivo che continuano ad abbaiare alla luna mentre l’università di Catania toglie le tende da Ragusa, altro che polo Universitario.