I lavoratori aderenti ai Sindacati di base “USB e CUB”, sono stati attaccati perché non hanno aderito allo sciopero di CGIL-CISL-UIL contro il Jobs act.
Ricordiamo che la protesta contro il Jobs Act del Governo Renzi i sindacati di base l’hanno già fatta, a partire da quando la legge era ancora in discussione nelle aule Parlamentari, non certo dopo la sua approvazione, tanto per dare un po’ di fumo negli occhi ai lavoratori.
L’USB e la CUB sono impegnate in queste settimane nel sostegno ai lavoratori francesi che protestano contro gli stessi provvedimenti adottati dal governo del loro paese (la loi travail).
Ma i Sindacati di base non ci siamo limitati a una protesta nazionale generica; con le nostre rappresentanze locali abbiamo cercato, nell’interesse di tutti i lavoratori, di potere inserire delle clausole di salvaguardia dal licenziamento facile previsto dal jobs act, nel nuovo capitolato d’appalto di igiene ambientale di Ragusa.
Ricordiamo come i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL dopo fantomatiche telefonate ai dirigenti nazionali, sostenessero che gli effetti del Jobs Act non erano applicabili nella nostra fattispecie.
Ci chiediamo se tra le dirigenze locali, regionali e nazionali ed i loro rappresentanti aziendali, ci sia dialogo e confronto, perché a pagare gli effetti di questa totale ignoranza in materia sono i lavoratori.
Cogliamo l’occasione per ribadire la nostra protesta contro l’attività persecutoria esercitata dall’azienda Busso S. S.r.l. nei confronti dei lavoratori iscritti a USB e CUB.
E’ questo il prezzo che debbiamo pagare per difendere la nostra dignità lavorativa!
Mentre il Sindacalista che si pregia di difendere i diritti dei lavoratori, nella realtà scrive altro: “Cgil Cisl Uil protestano per difendere i loro diritti. Invece L’USB per non fare i propri doveri”.
Sarebbe buona abitudine e costume abituare i Lavoratori al proprio dovere e solo dopo esercitare l’arma dei propri diritti.
Ancora il Sindacalista che scrive: “grande adesione dello sciopero dei rifiuti a livello nazionale nonostante alcune sigle sindacali si sono venduti ai padroni, USB IN TESTA”. il Sindacalista dovrebbe ricordare che le lotte si fanno prima che si approvino le leggi in parlamento e non dopo, così come e stato per il Jobs Act e per tanti altri provvedimenti. Sicuramente il Sindacalista si confonde, ci scambia forse con altri se non addirittura con se stesso quando fa queste affermazioni completamente gratuite e prive di ogni fondamento.
Certo, è più semplice prendere tutti i giorni il caffè con il PADRONE e dirgli sempre di SI’; noi lasciamo ad altri questo compito.
Non svendere i diritti dei lavoratori è impegnativo e rischioso, USB e CUB amano questo tipo di rischio.
Impegno e rischio che siamo lieti e onorati di assumerci sino in fondo.
Comprendiamo sempre meglio le affermazioni del Sindaco di Vittoria Nicosia, nei confronti del rappresentante sindacale della CGIL Lattuca. Testuale: “UNA RICHIESTA CHE TUTELA, PIU’ CHE QUELLI DEI LAVORATORI, GLI INTERESSI DEI PRIVATI”.
Non si ricordano affermazioni così pesanti da parte di un rappresentante delle istituzioni nei confronti di un rappresentante sindacale, in provincia di Ragusa.