Manca il pediatra di libera scelta a Chiaramonte

Dal mese di agosto 2024 manca il pediatra di libera scelta a Chiaramonte Gulfi, un servizio fornito dalle Asp fondamentale per le neo mamme. Durante il primo anno di vita del bambino, infatti, le visite pediatriche sono frequenti per stabilire i cosiddetti “bilanci di salute”: una volta al mese, infatti, il bambino viene controllato dal pediatra per appurare se la sua crescita è regolare.

Il servizio, però, manca nella cittadina di Chiaramonte da fine agosto, nonostante la pediatra sia già stata nominata, e tale mancanza si protrarrà fino ai primissimi del mese di dicembre.

Il problema

Il problema si è venuto a creare quando la pediatra in servizio a Chiaramonte è stata trasferita a tempo indeterminato a Santa Croce Camerina. Immediatamente è stata nominata un’altra pediatra ma, per tempistiche burocratiche, dovute all’allestimento del nuovo studio, il professionista non potrà essere operativo prima della fine di novembre, inizi dicembre. Di fatto, per quattro mesi, Chiaramonte resta senza un pediatra di libera scelta, pur essendo già stato assegnato un professionista alla cittadina montana.

A questo punto, le mamme hanno soltanto la possibilità di rivolgersi al pediatra in servizio a Monterosso Almo che attualmente fa studio per tutti e tre i comuni montani o di andare a Ragusa e in altre città della provincia. Ma la domanda, naturalmente, sorge spontanea: se non si è automuniti o non si ha la possibilità di avere un pediatra privato più vicino a casa, come si risolve il problema? In realtà, non si risolve.

Sentita l’Asp, ci viene confermato il problema e che al momento non vi è una soluzione diversa se non quella di rivolgersi al pediatra di Monterosso o a un altro dei Comuni limitrofi. Una delle mamme che ha segnalato il problema, esprime tutta la sua amarezza: “Noi possiamo anche permetterci di raggiungere il pediatra fuori da Chiaramonte, ma il problema rimane: chi non ha possibilità economiche per avere un pediatra privato o non ha la patente, può solo aspettare. Ci saremmo aspettati che l’Asp non solo prendesse atto del problema, ma che ci proponesse una soluzione accettabile”.  

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