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Mancano le aule per gli studenti dell’Istituto superiore Carducci. Da gennaio sarà emergenza

La scuola comisana in difficoltà. Mancano le aule per gli istituti superiori. Da gennaio, gli alunni di sei classi del liceo classico e scientifico non avranno più un luogo dove frequentare le lezioni.

Accade a causa dei lavori di ristrutturazione nell’istituto Carducci, lavori iniziati un anno fa, nel giugno 2023 e non ancora conclusi. Il cantiere anzi è fermo da tempo. Gli alunni sono ospitati in parte nelle sedi del liceo artistico, in parte nei locali dell’Istituto tecnico commerciale, in parte nelle aule dell’istituto privato “La Cultura”, in parte in alcune aule messe a disposizione dalla vicina scuola media Verga. Proprio queste ultime, però, da gennaio non saranno più disponibili, a causa dell’avvio di alcuni lavori interni. 

Una riunione tecnica si è svolta lunedì mattina con gli uffici tecnici dell’ex provincia regionale e del comune. Sul tappeto la necessità di individuare una soluzione. Il Libero Consorzio sarebbe pronto a realizzare subito sei o otto aule prefabbricate, unica soluzione possibile poiché in tutto il territorio comunale non ci sono locali idonei. I lavori in corso con l’abbattimento del vecchio edificio della scuola media Pirandello ha reso indisponibile anche il plesso saliceto, che per tre anni sarà utilizzato per ospitare quelle classi.

La dirigente Maria Giovanna Lauretta: “Le aule al posto di  auditorium e laboratori smantellati” 

La dirigente del liceo Carducci, Maria Giovanna Lauretta, spiega che sette o otto aule non bastano. “Nella scuola – spiga – è sorto il corso del liceo musicale. Questo è il nostro terzo anno. Avremo cinque classi. Altre aule sono ospitate all’Istituto tecnico commerciale. Qui abbiamo dovuto transennare l’auditorium e ricavare delle aule, abbiamo dovuto smantellare il laboratorio chimico e altre aule di supporto.  Non possiamo continuare a vivere di emergenza. È necessario dotare la scuola di locali idonei per la didattica e per tutte le attività, ad esempio le aule studio del musicale, gli auditorium, la biblioteca, gli archivi, i magazzini. Servono almeno 30 aule. Il 7 ottobre scorso ho scritto alla commissaria del Libero Consorzio, Patrizia Valenti per presentare le nostre esigenze. Spero che, mentre si affronta l’emergenza, si sia in grado anche di programmare per rispondere a tutte le esigenze”.

I disagi da quasi cinque anni. L’Istituto era pericolante

Nei giorni scorsi a Comiso si sono svolte alcune riunioni con le famiglie. È sorto un comitato di genitori, uno di studenti e uno del personale scolastico. Gli studenti degli ultimi anni hanno vissuto un vero calvario. 

I locali dell’Istituto Carducci sono stati evacuati il 20 marzo del 2020, in pieno lockdown, per alcuni lavori di consolidamento necessario. Si scoprì che l’Istituto non era a norma. Lo smart working attutì i disagi, ma gli studenti poterono rientrare a scuola solo a settembre 2022, dopo due anni e mezzo. La scuola ha funzionato solo per dieci mesi. A giugno, l’ex provincia ha chiesto nuovamente di lasciare la scuola. L’edificio è stato quasi del tutto smantellato per permettere il consolidamento. Ma già da mesi, gli operai non ci sono. I tempi si allungano. E con esso i disagi di studenti che, per cinque anni, hanno frequentato la scuola sempre in locali diversi e di fortuna.