Se prima erano 58 mila euro, ora sono più di 134 mila euro le somme che il Consorzio degli operatori turistici sta spendendo o spenderà senza preoccuparsi di farci sapere come.
Quando ancora non abbiamo avuto – o almeno non sono arrivate fino ai banchi dei Consiglieri comunali, che hanno più volte chiesto e in ogni caso hanno il diritto di essere informati – risposte sulle modalità di investimento dei 58 mila euro della tassa di soggiorno trasferiti dal Comune al Consorzio nel 2013, com’è stato anche contestato dal Collegio dei Revisori dei Conti, i funzionari del settore Turismo del Comune non hanno atteso nemmeno la fine dell’anno successivo e con una determina datata 31 dicembre 2014 hanno avviato la liquidazione dei 76.356,89 euro che spetterebbero al Consorzio per l’anno 2014.
Dalla determina pubblicata sul sito del Comune, per la verità si apprende che i primi 14 mila euro erano già stati liquidati ad agosto, per il primo trimestre 2014, e altri 27 mila euro a ottobre, per il secondo trimestre.
Ma a fronte della solerzia degli uffici comunali nel trasferire queste somme nelle casse del Consorzio, permane la negligenza del Consorzio nel dare conto di come le spende.
Come già detto nei mesi scorsi, non attribuiamo responsabilità al presidente del Consorzio, che agisce in qualità di rappresentante di un organismo dotato della propria autonomia.
Ne attribuiamo molte, invece, al sindaco di Modica Ignazio Abbate, che invece non ha rispetto di quest’autonomia e anzi, nominando il proprio braccio destro nel consiglio di amministrazione del Consorzio e imponendo come direttore il suo esperto in materie finanziarie, ovvero l’ex dirigente del Comune Salvatore Roccasalva (che essendo in pensione non potrebbe – a rigor di statuto – nemmeno ricoprire questo ruolo), tenta di esercitare il proprio condizionamento sulle scelte del Consorzio. E su questo caso come in altri riconferma il proprio spregio nei confronti di qualunque minimo criterio di trasparenza nella gestione dei soldi pubblici.
Ancora una volta siamo costretti a ricordare al sindaco che il Consorzio turistico è stato creato per decisione del Consiglio comunale, che ha anche stabilito la devoluzione della tassa di soggiorno, affinché gli operatori turistici potessero stabilire autonomamente, senza sottostare alle esigenze della politica e alle lungaggini della burocrazia, le priorità degli investimenti per il settore.
Ma ricordiamo anche al sindaco che tutto questo funziona nella misura in cui il Comune assolve all’unico dovere che gli compete: non dettare la linea e le scelte del Consorzio, ma controllare che queste scelte vengano assunte nell’alveo delle regole che governano la spesa pubblica, a cominciare dall’obbligo della rendicontazione.
Dopo averlo più volte chiesto senza esito, pretendiamo che il sindaco Abbate e il suo delegato in seno al cda del Consorzio vengano a relazionare in Consiglio comunale circa la programmazione e le spese sostenute.
Se il sindaco pensa, attraverso il Consorzio, di avere a disposizione una sorta di assessorato al Turismo con possibilità di spesa, si sbaglia di grosso e non gli permetteremo di proseguire su questa strada.
Invitiamo anche gli operatori turistici che sin dall’inizio hanno creduto nella bontà di questo progetto, ad alzare la voce qualora verifichino che tanta mancanza di trasparenza lo stia minando dalle fondamenta.