“Resto allibito a leggere certi rilievi mossi dal consigliere Enzo Pelligra che durante l’ultima seduta consiliare in sede di dibattito ha mosso delle critiche su alcuni atti amministrativi annunciando di non partecipare al voto per le variazioni di bilancio e all’indomani invece vota favorevolmente. E’ la notte che ha portato consiglio?”
Così l’assessore provinciale alle Politiche Sociali Piero Mandarà che leggendo le dichiarazioni del consigliere provinciale Pelligra resta sorpreso.
“Non si possono tenere due livelli di comportamenti, uno all’interno e uno all’esterno – aggiunge Mandarà – non è corretto politicamente. Fuori dalle aule consiliari si esterna in un modo per cercare di farsi una ‘verginità’ di comportamenti che alla prova dei fatti non c’è. Se il consigliere Pelligra riteneva poco rispondente alla realtà le variazioni decise dalla Giunta provinciale non avrebbe dovuto votare il provvedimento, invece, non solo l’ha votato ma lo stesso aveva firmato l’emendamento, poi ritirato, che avrebbe tolto 50 mila euro a tre assessorati (Pubblica Istruzione, Servizi Sociali e Sport) per destinarli alle iniziative del consiglio per la solidarietà. Se è questo il suo metro di valutazione ne prendo atto, ma debbono saperlo anche i cittadini. Perché è facile predicare bene per poi invece razzolare male. Così come bisogna essere consequenziali rispetto agli impegni che si assumono e in sede di riunione di maggioranza nella manovra di luglio si era concordato che per completare il fabbisogno finanziario per i servizi socio-assistenziali l’integrazione sarebbe stata fatta in questa manovra di novembre. Stiamo parlando di servizi previsti dalla legge che abbiamo assicurato nonostante un taglio ai capitoli di bilancio del 40%. Abbiamo fatto i salti mortali per far quadrare i conti e assicurare i servizi per le categorie disagiate, mentre, per altri le esigenze erano diverse e rispondevano ad interessi di parte”.