Tra le varie candidature piovute dall’alto in tutta Italia, suscitando le conseguenti proteste delle realtà locali (a Bologna, tanto per fare un esempio, stasera se ne discuterà animatamente in un’assemblea di iscritti), il Partito Democratico ha catapultato alcuni suoi candidati di punta in colleghi che considera sicuri o che possono consentire di effettuare più scelte. E così l’ex ministro e attuale sottosegretario Maria Elena Boschi è candidata alla Camera nel collegio plurinominale Sicilia 2 – 03, che riguarda le province di Siracusa e Ragusa. La Boschi è capolista e lo è anche nel messinese e nel palermitano ma anche nel lontano Trentino Alto Adige. Insomma per la Boschi il Pd ha avuto un occhio decisamente di riguardo avendole offerto più possibilità per essere eletta.
Per quanto riguarda Ragusa in lista, ma al quarto posto dopo la Boschi, il segretario regionale Fausto Raciti e Sofia Amodio, c’è anche il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Ragusa, Mario D’Asta. Lui è un renziano della prima ora ed è vicino all’on. Nello Dipasquale che pare l’abbia voluto in lista a dimostrazione anche del suo ruolo all’interno del partito a livello regionale.
La Venerina Padua è invece all’uninominale alla Camera e non al Senato, come per errore avevamo scritto in mattinata.