Mariam e Sameh saranno rimpatriate mercoledì: il rinvio deciso dal Consolato tunisino

È stato rinviato a mercoledì il rientro in Tunisia delle salme di Mariam Sassi e Sameh Zaouali, le due donne, madre e figlia, morte il 13 giugno scorso nell’incendio della lolro abitazione, appiccato dal figlio, Wajdi Zaouali. Miriam Sassi, 55 anni, morì poche ore dopo l’incendio, la sera si spense anche la figlia Sameh, di 34 anni.

Il rientro delle salme, organizzato dal Consolato di Tunisia a Palermo, era previsto per domani, ma è stato rinviato di 24 ore, su decisione dello stesso Consolato. Le due salme arriveranno a Gafsa, città d’origine della famiglia dove si svolgerà il rito funebre e dove avverrà la sepoltura. Prima della partenza delle salme si svolgerà un rito funebre islamico.

Kamel Zaouali e la figlia Omaima sono fuori pericolo: ma la degenza sarà ancora lunga

Intanto, le altre due persone coinvolte nell’incendio appiccato nella notte, stanno meglio. Kamel Zaouali, 57 anni, ricoverato al Civico di Palermo, è fuori pericolo. Anche la figlia Omaima, che in questi giorni avrebbe dovuto affrontare gli esami di maturità al liceo Mazzini, che ha frequentato negli ultimi cinque anni, sta molto meglio. La ragazza ha ustioni gravi nel 50 per cento del corpo, ma ha superato la fase più difficile, anche se la degenza e le cure successive saranno ancora lunghe. Probabilmente saranno necessari degli interventi chirurgici ricostruttivi.

I due – sopravvissuti all’apocalisse scatenato dal figlio Wajdi, 29 anni, ora detenuto nel carcere di Ragusa – sono per fortuna fuori pericolo. Ma non potranno essere presenti nel giorno del commiato ai loro familiari che purtroppo non ce l’hanno fatta. Sarà presente solo la quarta figlia venticinquenne, che al momento della tragedia non era in casa perché si trovava a Torino dove frequenta l’università.

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