Un incontro sui social e poi la nuova vita lontana dalla famiglia, fatta di privazioni e stenti. L’appello della famiglia di Marika arriva da Sampieri, il borgo che ha lasciato per andare in Puglia da Kadir, il santone che dice di essere figlio di Dio. Mariica, intervistata anche dalla Rai, ribadisce invece che non è stata plagiata e che la sua scelta di lasciare la famiglia e di avvicinarsi al santone, è una scelta libera e personale. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo la vicenda, insieme al nuovo appello della famiglia.
Dalla terra di Montalbano dove la costa si specchia nel mare blu del Mediterraneo che ne colora spiaggia, case, terre e vigneti. La famiglia di Marika, la giovane di 36 anni che ha seguito il cammino di Kadir, un uomo che si dice unto da poteri superiori, lancia l’appello anchè la figlia ritorni a casa, lasci la Puglia e ritorni nella sua terra, dai suoi cari. Tutto sarebbe iniziato quando Marika è stata convinta dall’uomo ad ascoltarlo dopo un incontro sui social.
“E’ stato sui social che ha avuto il contatto. L’uomo le ha detto che la sua anima era morta e che lui l’avrebbe resuscitata – racconta il papà Silvio – Marika lavorava in un ristorante della nostra zona poi la decisione, siamo ad un anno fa, di lasciare il lavoro e seguire questa nuova strada seguendo una signora che aveva già sperimentato il cammino veicolato da Kadir. La prima volta che è andata in Puglia è stato per raggiungere a Foggia questa signora. Per allontanarsi ha fatto ricorso ad una bugia. Mi detto, infatti, che sarebbe andata a Milano a trovare un’amica per riposarsi. E’ stata via quattro giorni ed in quel lasso di tempo è cominciato il suo cammino. L’uomo l’avrebbe ribattezzata immergendola in una vasca di acqua e liberandola dagli spiriti maligni. La sua anima si era, così, purificata”.
Ed il racconto del padre Silvio continua.
“Trascorsi i quattro giorni è rientrata a casa dicendomi della bugia, di cosa aveva fatto e chi aveva incontrato – dice ancora – sul terrazzo di casa, intanto, continuava a fare videochiamate. Noi eravamo allarmati. Era il 28 agosto 2023 quando ha deciso di licenziarsi. Mi ha detto che avrebbe fatto un biglietto di sola andata per raggiungere Miggiano in Puglia.
Da allora fisicamente non l’abbiamo più vista. Al telefono la sentiamo, mi dice di voler continuare nel suo cammino seguendo quest’uomo che l’ha plagiata. Chiedo che mia figlia venga distolta. Ieri ho sentito anche i carabinieri di quella città e gli ho inviato le ricette del medico per effettuare le analisi cliniche per una patologia di cui soffre da anni. Chiedo che intervengano anche le politiche sociali di quella città perchè vivono in uno stato di estrema indigenza in una casa fatiscente.
Mia figlia ha perso dieci chili, l’altro giovane che è con loro ha perso anch’egli tanti chili mentre la donna, che un tempo era con loro, è andata via. Siamo con le mani legate, non sappiamo che fare perchè non riusciamo a fare tornare indietro la nostra Marika convinta di dover seguire questa strada indicata da Kadir e voluta dal Signore, quale Signore non sappiamo. Sappiamo solo che non riesce ad uscire fuori da questa rete”. Questo il racconto del padre che è preoccupato come lo sono gli altri familiari.
L’INTERVISTA CARICATA SU YOUTUBE DA LA VITA IN DIRETTA – RAI