al 19 gennaio scorso, i villaggi turistici “Marsa Siclà” e “Baia Samuele”, in località Sampieri (Scicli), sono stati posti sotto sequestro per presunti reati legati all’inquinamento ambientale: traffico illecito di reflui fognari ed avvelenamento delle falde acquifere. Le indagini erano cominciate già tempo prima e sono giunte ormai al decimo mese di prosecuzione, ma con l’inizio dell’anno è arrivato anche il sequestro preventivo delle strutture; la stessa sorte era toccata ai mezzi della ditta di trasporto rifiuti “Buscema G.C. Servizi Ambientali”, coimputata per gli stessi reati, i quali però sono stati dissequestrati dopo poco tempo dal Tribunale del Riesame di Catania.
All’interno del Marsa Siclà, si trova il Teatro Xenia, per cui da circa tre anni l’attore Carlo Cartier si occupa della direzione e dell’organizzazione artistica, avendo promosso la rassegna teatrale estiva “La giara e il gelsomino”; in data odierna, costatando che ancora non si profila una soluzione semplice a vantaggio del residence, egli fa il punto della situazione e chiede chiarezza in una lettera aperta. Riferendosi alle decisioni prese il 19 gennaio, asserisce che “da quella data, per mesi, sui giornali più diffusi sono usciti articoli sull’inquinamento marino della scorsa estate e tra illazioni e quant’altro si è fatto passare nell’opinione pubblica il messaggio che in tutto ciò fossero imputati i villaggi”. Cartier continua puntando il dito contro la disinformazione che a suo dire si è perpetrata nei confronti dell’impianto turistico: “è possibile che tale opera di disinformazione sia dovuta a quel micidiale connubio fra la superficialità di chi invia informazioni distorte con quella di chi legge, però mi chiedo: perché, questo sì, autentico inquinamento delle notizie? Chi l’ha voluto?”.
L’autore della lettera si chiede perché i locali del Marsa Siclà siano ancora sotto sequestro, dato che non p stata dimostrata colpevolezza per i reati sopracitati, per cui è stata interrotta l’attività del residence: “appurato che non c’è nessuna accusa di inquinamento, visto che la ditta del Signor Buscema coimputato per lo stesso reato – traffico illecito di reflui – ha ottenuto il dissequestro delle proprie autocisterne dopo pochi giorni, perché si sta volendo colpire uno dei pochi comparti che a fatica sta resistendo a questa terribile crisi?”.
Cartier conclude il suo intervento scritto con la preoccupazione per il destino degli stabili e dei suoi lavoratori, ancora costretti all’inattività con l’imminente apertura della stagione estiva, ed insistendo ad interrogarsi nuovamente su quel “qualcuno” a cui tale situazione andrebbe in giovamento: “perché delle strutture che per anni hanno rappresentato il fiore all’occhiello del turismo e del 75% della capacità ricettiva di questa provincia vengono chiuse contemporaneamente? Cosa impedisce alle indagini, che sicuramente devono fare il loro corso, di continuare anche con i villaggi operativi? Tanti sono i perché e obbiettivamente quando i perché cominciano a essere troppi, si conclude con la domanda delle domande: cui prodest? A chi fa comodo tutto questo?”.