Non in Piazza Malta ma al Terraqua a Marina di Ragusa l’incontro tra Massimo D’Alema e il popolo del centro sinistra che lo ha accolto numerosissimo con tanto di bandiere, vessilli e stendardi. Insomma un bagno di folla anche per il candidato Sergio Guastella che ha ringraziato D’Alema ed i suoi sopporters fra i quali molte donne e moltissimi giovani dicendo: ”Quello che fate per me è sempre troppo ma è importante questa sinergia del cuore”.
Ovviamente la parte del leone l’ha fatta D’Alema attorniato per l’occasione dal segretario regionale del Pd, dei deputati Digiacomo ed Ammatuna dai dirigenti del Pd provinciale e locale e dai dirigenti di Sel, Italia dei Valori e della sinistra storica. E D’Alema non li ha delusi perchè il suo discorso ancorchè del taglio ironico di cui ci ha abituati ed è maestro, è stato infarcito da una analisi attenta, precisa, e secondo il suo punto di vista anche veritiera della situazione del nostro Paese analizzata in tutte le sue sfaccettature da quella istituzionale (con critiche pesanti a Berlusconi) economica, internazionale, ed anche umana se si pensa ai tanti giovani ridotti in condizioni disperate per la mancanza di lavoro. Un’analisi resa ancora più struggente per la gente del sud per la completa dimenticanza del Governo nazionale per la soluzione dei numerosi problemi con tagli alla scuola, alla ricerca, all’ università definito dal presidente del Pd “un vero crimine”. Un accenno anche all’aeroporto di Comiso (a suo tempo voluto fermamente da lui) che per pochi soldi non parte e che costituirebbe un trampolino di lancio per la economia di tutto il sud e per il turismo della nostra area. “Ma il vento del sud sta cominciando a soffiare e dopo Milano anche dalla provincia di Ragusa deve partire il rifiuto ad abboccare alle sirene berlosconiane che ad Arcore ha costituito una zingaropoli islamica con prostitute minorenni mentre si istilla l’odio razziale verso gli immigrati che costituiscono uno tsunami laddove quando si trattò dei kosovari ne ospitammo (anche a Comiso) oltre ventimila e nessuno se ne accorse. Una analisi dunque spietata contro il berlusconismo che “per fortuna è in via di estinzione e che ha rappresentato la vera palla al piede dello sviluppo“ con salari bassi e tasse altissime. D’Alema ha concluso il suo intervento dichiarandosi certo che da questo sud il vento del cambiamento diverrà in tutto il Paese talmente impetuoso da spazzare via definitivamente questa classe dirigente governativa, corrotta e basata sulla compra-vendita di tutto, persino delle coscienze.